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Figli adottivi e primogeniti

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Per la Cassazione non esiste un diritto del figlio legittimo che giustifichi il divieto anche all’adozione

Tra i tanti diritti salvaguardati dalle normative italiane, non compare quello di “primogenitura”. E’ questo quanto hanno rilevato i giudici della Corte di Cassazione dopo aver esaminato il caso di una coppia di Venezia cui era stata negata l’idoneità all’adozione internazionale da parte della Corte d’Appello di Venezia.
I due aspiranti genitori adottivi avevano già un bambino, nato dalla loro unione, ma avevano comunque manifestato il desiderio di poter adottare un bambino straniero, intento contrastato dai magistrati lagunari perché, a loro avviso, l’arrivo del nuovo figlio avrebbe mandato psicologicamente in crisi il figlio legittimo, spodestato del suo stato privilegiato di unico genito. I giudici veneti avevano motivato la loro decisione dichiarando come “non abbia bisogno di particolari dimostrazioni o motivazioni il rischio connesso alla primogenitura, che è concreto, rientrando tra i concetti comunemente accolti dalla psicologia”.

Su tale presunta rilevanza del principio di primogenitura hanno basato, al contrario, il loro parere opposto i supremi giudici romani. La Suprema Corte ha infatti respinto questa tesi evidenziandone l’arbitrarietà e mettendo in chiaro che non è previsto da nessuna norma “la tutela del diritto di primogenitura del figlio legittimo”. Con riguardo a questo profilo, ovvero il rischio di spodestamento del “reuccio” di casa, la Cassazione ha rilevato come sia illogico sostenere che il rischio connesso alla perdita della primogenitura è un rischio concreto quando si giudica in astratto e prescindendo da una adozione di un determinato minore e che nessun rilievo, in sede di giudizio, può attribuirsi a “concetti comunemente accolti dalla psicologia”, tanto più per giustificare, come nel provvedimento in questione, la mancanza di particolari motivazioni o dimostrazioni.
La sentenza dei giudici della Cassazione ha così annullato, con rinvio alla Corte d’Appello di Venezia, la decisione dei giudici veneziani che dovranno ora rivedere la propria posizione.

 

Giancarlo Strocchia

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