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Tutto sul test di gravidanza

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Per chi aspetta l’arrivo di un figlio la prima tappa, in assenza del ciclo , è la farmacia: il kit casalingo è attendibile, ma

l’analisi del sangue è l’indispensabile “prova del nove”.

Le mestruazioni questo mese non sono comparse. Il seno è gonfio e dolente e si

avverte una leggera nausea. Tutto, insomma, fa pensare che, forse, l’evento tanto atteso si è avverato. Per rispondere al dolcissimo dubbio, “sarò

incinta?”, è possibile ricorrere al test di gravidanza. Esistono due tipi di test: quello che si può fare a casa e quello che si esegue presso un

laboratorio di analisi. Vediamo insieme come funzionano, quando possono essere fatti e qual è il loro grado di attendibilità.

I test

acquistabili in farmacia
I test di gravidanza di uso “casalingo” sono disponibili in commercio da diversi anni. Si trovano in farmacia,

possono essere acquistati senza ricetta medica e hanno un costo che si aggira sui 15-20 euro. Sono in grado di rilevare, in un campione di urine, la

presenza anche minima di HCG (Human Corionic Gonadotropin), cioè di gonadotropina corionica umana, un ormone tipico della gravidanza perché viene

prodotto dalla placenta cinque-sette giorni dopo che l’ovulo fecondato si è annidato nell’utero. La funzione della HCG è provvedere al proseguimento

stesso della gravidanza, favorendo un ambiente uterino adatto allo sviluppo dell’embrione e impedendo la mestruazione. Dopo due settimane circa dal

concepimento, cioè dal primo giorno di ritardo del flusso, nelle urine è presente una quantità di HCG rilevabile dai test presenti in commercio.

Come si usa
In genere i test casalinghi hanno la forma di uno stick in plastica, con un’estremità coperta da un tappo, che

protegge un piccolo tampone assorbente. Quando si esegue l’esame, è sufficiente rimuovere il tappo e indirizzare il getto di urina sul tampone stesso. A

questo punto si chiude il tappo e si attende per un minuto circa. Trascorso questo tempo, si deve controllare una apposita “finestra”, una sorta di

piccolo visore trasparente presente sullo stick in cui sono presenti una linea o un punto colorati. Se sul visore compare un’ altra linea o un altro

punto, significa che, presumibilmente, c’è un bebé in arrivo. Le donne che hanno un ciclo mestruale regolare possono effettuare il test già il primo

giorno dopo la mancata mestruazione, mentre chi è soggetta a un ciclo irregolare dovrebbe attendere quattro o cinque giorni. Il test può essere eseguito

in qualsiasi momento della giornata, anche se eseguirlo al mattino (quando le urine sono concentrate e il livello di HCG è più elevato) abbassa la

possibilità che il test dia un risultato negativo e che, invece, la donna sia in attesa. È sempre bene ripetere la prova, per una maggiore certezza:

nelle confezioni sono sempre presenti due stick di prova.

Il grado di attendibilità
L’attendibilità dei test

attualmente in commercio supera il 99 per cento, quindi sono quasi paragonabili a un test di laboratorio. Hanno il vantaggio di poter essere eseguiti

nell’intimità della propria casa, magari insieme al partner e di sapere subito se c’è un bimbo in arrivo, senza dover sopportare l’ansia nell’attesa dei

risultati di un test di laboratorio. Esiste comunque la possibilità, molto rara, che si verifichino i cosiddetti “falsi negativi” e “falsi positivi”. I

falsi negativi si verificano quando la gravidanza è in corso, ma il test non lo rivela. Questo può avvenire, per esempio, se il test è stato eseguito

troppo presto e i livelli di HCG sono così bassi da non poter essere rilevati, oppure in caso di gravidanza extrauterina, una condizione in cui non

viene prodotta la gonadotropina corionica. Falsi negativi possono verificarsi anche se l’esame non è stato eseguito correttamente (se è stato utilizzato

un test scaduto o se non si è operato a temperatura ambiente) o se la donna sta assumendo farmaci che possono interferire con il livello della HCG, come

i diuretici, gli antiepilettici e i farmaci per il trattamento dell’infertilità. I falsi positivi, invece, si hanno quando non c’è una gravidanza in

corso ma il test dà risultati positivi. Può succedere se la donna ha partorito da poco oppure se ha avuto un’interruzione di gravidanza, oppure se è

vicina alla menopausa. Anche la presenza di cisti ovariche o di tumori all’apparato riproduttivo può causare falsi positivi. Si tratta però, è bene

ripeterlo, di casi molto rari.

La prova del nove
In ogni caso, per essere del tutto sicure di essere in dolce attesa,

è possibile ricorrere a un test di gravidanza da eseguire in laboratorio. Per effettuarlo, è necessario presentarsi al laboratorio di analisi prescelto

con la richiesta del proprio medico. L’esame si effettua prelevando una piccola quantità di sangue, che poi viene analizzato per individuare, anche in

questo caso, la presenza della HCG. Questo test ha il vantaggio di poter essere eseguito il giorno stesso della mancata mestruazione. Inoltre,

contrariamente al test “casalingo”, non rileva solo la presenza dell’ormone della gravidanza, ma anche il livello, permettendo quindi una datazione più

precisa del giorno in cui avvenuto il concepimento. I test di laboratorio sono ancora più precisi rispetto a quelli casalinghi, dal momento che danno

una risposta definitiva, senza pericolo di falsi positivi o negativi. Rispetto a questi hanno però lo svantaggio di richiedere tempi più lunghi di

esecuzione, quindi sottopongono la donna ad alcuni giorni di attesa ansiosa. Inoltre il test viene svolto in modo asettico e impersonale, quindi non si

crea l’atmosfera speciale che una donna avverte quando esegue il test a casa.

 

Roberta Raviolo

 

Ha

collaborato:
dott.ssa Rosalba Trabalzini

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