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In spiaggia o nei prati… si gioca!

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Le tanto attese e meritate ferie sono arrivate! Le famiglie partono per il mare o la montagna, ospiti in camping o negli alberghi. In ogni luogo, il gioco regna incontrastato.

L’arrivo in un posto nuovo e sconosciuto per i grandi è quasi sempre una scoperta, ma può riservare brutti scherzi ai bambini. I più piccolo a volte possono infatti avvertire una sorta di inibizione ed avere difficoltà nel legare e stringere amicizie con i coetanei. Consigliamo quindi a mamme e papà, nonni o zii, di prendere l’iniziativa: riunire un gruppo di bambini insieme ai propri piccoli e organizzare dei giochi di squadra che favoriranno la loro socializzazione. Una volta “rotto il ghiaccio” successivamente – almeno per i più grandicelli – non ci sarà più bisogno della mediazione di un adulto. Di seguito consigliamo alcuni giochi da fare soprattutto all’aria aperta: sulla spiaggia, in campagna o nel parco ma anche qualcuno da fare al chiuso di una casa. Se si divertono i bimbi, sarà una gioia anche per i grandi.

Tanti giochi da fare all’aperto
L’acchiappino
Età consigliata: a partire dai 2 anni. Più è alto il numero dei partecipanti, più il gioco è divertente. Si iniziando tirando a sorte chi deve iniziare il gioco (o, in gergo, star sotto). Il bimbo prescelto deve acchiappare un altro bambino e quando ci riesce, è il turno di “star sotto” per l’acchiappato. Vi sono vari modi per giocare ad acchiappino: camminato: tutti i bambini devono camminare, ma non possono correre; saltellato: tutti i giocatori devono saltellare; accovacciato: nessuno può essere acchiappato se si accovaccia prima di essere acchiappato; inginocchiato: nessuno può essere acchiappato se s’inginocchia e poggia la fronte per terra prima di essere toccato; ed infine acchiappino naso e piede: nessuno può essere acchiappato se con una mano si tiene il naso e con l’’altra un piede. Le risate sono assicurate.

Tocca tocca color…
Anche questo gioco di gruppo è consigliato per bambini piccolissimi, a partire dai 2 anni. I bambini sono disposti liberamente nello spazio del gioco. L’adulto dice: “Tocca tocca color…(rosso o bianco o giallo a piacere insomma)”. I bambini devono subito toccare con una parte del corpo (mano o piede) un oggetto del colore indicato. Chi non riesce o lo fa per ultimo viene eliminato. Poi il conduttore dice di toccare un altro colore e così via. Così fino all’ultimo finché sarà proclamato il vincitore.

Acqua, terra e cielo
Età consigliata: dai 5 anni. Il gruppo di gioco più è numeroso più è divertente. Inizialmente i bambini si mettono in cerchio intorno a chi tiene il gioco, ma ad una distanza di almeno 5-6 passi da lui. Il giocatore al centro lancia la palla a turno a ciascuno bambino e nello stesso tempo dirà “Acqua!” oppure “Cielo” o “Terra!”. Il bambino che ha ricevuto la palla deve restituirla con un lancio, gridando il nome di un animale o di una pianta che si trova nell’ambiente chiamato.

L’Avvicinamento
Questo gioco si svolge all’aperto e generalmente si fa nei boschi. È un gioco che coinvolge adulti e bambini insieme. Età consigliata dai 7 anni e molti giocatori. Con una rullina metrica gli adulti delimitano una zona del campo (in un bosco, in una zona collinare o pianeggiante, comunque molto ampia) che viene chiamata base. I grandi devono restare all’interno della base e identificare i bambini che cercano, contemporaneamente, di non farsi vedere ma anche di entrare nella base per salvarsi. Sembra facile, invece molte volte è difficile riconoscere i bambini giusti, perché i furbetti si possono anche scambiare i vestiti e soprattutto possono nascondersi dietro alberi o cespugli. Una volta che il bambino è stato preso (e quindi nominato e smascherato) entra nella base ed è un prigioniero. Lo scopo del gioco è smascherare tutti i bambini, mentre per i bambini lo scopo è entrare nella base senza farsi smascherare.

Il bruco
Si formano almeno due squadre, ciascuna delle quali impersona un bruco disponendosi in fila indiana, a distanza ravvicinata ma senza toccarsi. Chi rappresenta la testa del bruco ne guida i movimenti: può camminare, correre, arretrare e inventarsi l’andatura che preferisce. Vince il bruco che, allo scadere del tempo prestabilito, risulta essere il più lungo. Lo scopo di ogni squadra è di tagliare il bruco avversario in una parte del corpo – di solito quella in cui i giocatori si distanziano troppo tra di loro -; insinuandosi poi nello spazio libero che si è formato se ne ingloberà la parte finale (la coda) aumentando così la lunghezza. Età consigliata a partire dai 7 anni, se i partecipanti sono molti è meglio formare dall’inizio vari bruchi, in questo modo la confusione e il divertimento sono assicurati.

Il semaforo
Tutti i bambini (più sono è meglio è) si mettono in fila. L’animatore del gioco, generalmente rappresentato da un adulto, può pronunciare “verde”, “rosso” e “giallo”, i colori del semaforo, appunto. Nel caso pronunci la parola “verde”, i bambini dovranno avanzare; se pronuncia “rosso” dovranno immobilizzarsi. Se poi invece pronuncia “giallo…” seguito dal nome di un animale, i bambini dovranno avanzare, imitando i gesti e il verso di quel determinato animale. Età consigliata dai 7 anni.

Divertimento anche se è brutto tempo
Anche in estate ci può essere una giornata di pioggia. Ma per far sentire sempre il clima della vacanza, si possono organizzare giochi nel salone dell’albergo o del villaggio, oppure ospitare un bel gruppo a casa e organizzare momenti di gioco. In questa sezione descriviamo alcune attività che, oltre a divertire e far passare meglio il tempo in caso di costrizione al chiuso, sono anche utili allo sviluppo dei cinque sensi e della memoria.

Memoria Si dispone un certo numero di oggetti su un tavolo o su una coperta, i bambini partecipanti al gioco devono osservarli per un certo periodo di tempo. Al termine dell’osservazione sono invitati a elencare il maggior numero di oggetti possibile scrivendoli su un foglio e avendo a disposizione un lasso di tempo limitato.

Udito I concorrenti devono riconoscere le parole che il capogioco pronuncia, molto lentamente, ma senza emettere alcun suono. Vince chi ne indovina di più.

Gusto. Si fa assaggiare a ogni concorrente, bendato o con gli occhi chiusi, un poco dell’elemento da riconoscere avvisandolo prima se si tratta di un liquido, di un solido o di polvere. E’ importante non far assaggiare sapori forti all’inizio perché altrimenti impedirebbero il riconoscimento dei successivi più deboli.

Odori Qui si tratta di far riconoscere l’odore di un elemento (liquido, solido o polvere) ai giovani concorrenti bendati (o che hanno il dovere di tenere gli occhi chiusi). Nella scelta degli elementi si può spaziare in modo maggiore rispetto al gioco sui sapori perché oltre ai cibi si può andare sui profumi, sui fiori, su certi elementi che hanno un odore caratteristico. C’è proprio da sbizzarrirsi.

Tatto I partecipanti al gioco, anche questa volta bendati, devono riconoscere al tatto un oggetto che viene posto loro tra le mani. Occorre fissare un tempo massimo. Gli oggetti vanno inizialmente scelti fra quelli di uso più comune, aumentando gradualmente le difficoltà.

Le stelle marine
Tutti i ragazzi tranne due sono in ordine sparso per la stanza. I due “esclusi” sono i pescatori e si posizionano contro il muro, accanto all’animatore. Al “via”, i ragazzi, tranne i pescatori, cominciano a camminare liberamente nella stanza. Allo “stop” dell’animatore, tutti i partecipanti devono buttarsi per terra a pancia in giù e con le braccia e le gambe divaricate, cercando di imitare le stelle marine. Quando tutti i ragazzi sono diventati “stelle marine”, i pescatori devono andare da ogni ragazzo e cercare di staccarlo da terra e di “ribaltarlo“. Possono cercare di staccare le stelle marine tirando i ragazzi per le braccia o per le gambe oppure spingendoli dalla parte del tronco. Quando i due pescatori sono riusciti a staccare tutte le stelle, si scambiano i ruoli e si cimentano nel ruolo di pescatori altri due ragazzi. Vince la coppia che riesce a staccare tutte le stelle nel minor tempo possibile.

 

Sahalima Giovannini

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