Durante la partita di calcio tra i ragazzini della squadra in erba del Milan e la squadra del Paris Saint-Germain, partita che si è giocata il giorno di Pasqua in Versilia, …alcuni…. e preferisco scrivere solo alcuni genitori seduti ad assistere, hanno fischiato pesantemente un paio di ragazzini di colore, aspiranti promesse della squadra milanese. Mi chiedo e vi chiedo.. ma che modo è questo di fare?
In un momento così particolare della civile convivenza tra le varie etnie e religioni a livello mondiale e che ci vede tutti impegnati a smorzare i toni violenti, è proprio il caso di stimolare la violenza in una situazione di gioco? Non ci dimentichiamo che siamo noi genitori il modello ideale da copiare in tutto e per tutto almeno fino al completamento della pre-adolescenza. Se possiamo, evitiamo di mettere in mostra il nostro razzismo se proprio non riusciamo a superarlo. Lo dobbiamo proprio ai nostri figli, credo valga la pena ricordare che tra… più o meno… quarant’anni, la popolazione mondiale di colore sarà la più numerosa e se non insegniamo ai nostri figli la civile convivenza, come potranno trovarsi quando questo avverrà?
Ha scritto bene il procuratore Mino Raiola in un suo tweet:” Sosteniamo i ragazzi, i razzisti sono ignoranti e deboli” ed a questo io aggiungo “oltre all’ignoranza ed alla debolezza sono anche fortemente miopi, non sono capaci di vedere i cambiamenti culturali che aspettano le nuove generazioni, mettendole così di fatto nel non saper reagire quando si troveranno nella condizione di minoranza numerica”.