Mamma Aminta aveva deciso già la sera prima di mettere a dormire il suo piccolo Lorenz, un bimbo di soli cinque anni, di farlo addormentare per sempre. E’ per questo che deve aver somministrato una dose massiccia di sedativi al suo bambino. Gli stessi che lei prendeva per placare la sua depressione ansiosa.
Con molta probabilità Aminta avrebbe voluto fare la stessa cosa su di se, addormentarsi senza più l’incubo del risveglio, quel risveglio amaro che quotidianamente le sputava in faccia il disagio di non poter accudire amorevolmente e dignitosamente il suo piccolo Lorenz. Ed è stato lo stesso amore, quell’amore protettivo che deve aver offuscato la sua vista facendole prendere la decisione che mai nessuna mamma penserebbe di prendere.
La mamma di Alcamo ha pensato così di trovare la soluzione al suo malessere ma qualcosa all’ultimo istante deve aver risvegliato l’attaccamento alla vita e, come in un sogno ad occhi aperti, deve aver pensato che Lorenz si sarebbe svegliato il mattino seguente. Purtroppo, il mattino Lorenz era rigido, vogliamo tutti sperare che sia passato nell’oblio eterno senza sofferenze, così proprio come quando si era addormentato la sera prima.
Agli occhi di molti può sembrare una persona davvero crudele colei che toglie la vita al proprio figlio, eppure, le cose non stanno proprio così, la mamma che arriva a maturare il pensiero di togliersi la vita, non può sopportare l’idea di lasciare il proprio bambino solo, in un mondo che difficilmente accoglie il disagio. Alla base del pensiero estremo ci sono un grande amore ed una grande pena per lasciare un bambino solo ed indifeso, ed è proprio l’idea di volerlo proteggere fino all’ultimo respiro che alla fine si sceglie la via senza ritorno.
La depressione è una malattia seria e come tale deve essere curata sia con i farmaci specifici sia con il supporto psicoterapeutico, è però necessario che la persona depressa non sia lasciata sola, la solitudine agisce da moltiplicatore rendendo ancora più miopi all’attaccamento per la vita. Alle volte è sufficiente essere chiamati per nome dalla vicina di casa o da un famigliare, far giungere l’eco della vita è un modo per non far cadere nel letargo infinito l’essere umano.
Una semplice telefonata può evitare tragedie annunciate, non lasciamo mai sole le persone che soffrono di depressione, loro hanno bisogno di essere accudite.