Adozioni, qualcosa cambierà per chi vuole adottare un bimbo già in affido

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Adozioni, qualcosa cambierà per chi vuole adottare un bimbo già in affido

Domani, 10 marzo verrà discussa in Senato la revisione della legge sulle adozioni. Chi ha già un bambino in affido, coppia legale, coppia di fatto o semplicemente single potrebbe tramutare l’affido in adozione definitiva.

Il testo della legge è già stato discusso dalla Commissione Giustizia e le innovazioni più importanti sono nell’ordine:

  • La coppia legale può tramutare l’affido in adozione;
  • Una persona single, così come può essere affidatario, può anche adottare, allo stesso modo anche una copia di fatto: due persone single, quali sono,  potrebbero adottare.

Un grazie sentito alla senatrice Puglisi, finalmente ha  portato alla luce una delle azioni peggiori che si possono fare ad un bambino: dopo averlo tolto alla famiglia di origine e dato in affido per due anni, tale è la durata dell’istituto, il minore dovrebbe essere dato in adozione ad un’altra famiglia ancora, per il semplice fatto di essere una famiglia legalmente sposata! Il benessere dei minori dovrebbe stare a cuore a tutti, indipendentemente dall’area politica o religiosa a cui si appartiene.

Un minore sottoposto a ripetuti strappi emotivi, costruzione dei legame affettivi e successivi abbandoni, è a tutti gli effetti un bambino violentato nel suo più profondo.  Proviamo ad immaginare la nostra storia da adulti, e quindi con la capacità di adattamento, la scena è quella in cui ci innamoriamo di un partner: tutto funziona benissimo, c’è il rispetto reciproco, le sicurezze necessarie per la vita, la comprensione e la fiducia, tutto questo per due anni  finché all’improvviso  arriva una lettera dove si viene obbligati a lasciarsi per sempre.  Ecco…  come vivremo questo abbandono forzato? Male, sicuramente lo vivremmo come qualcuno che vuole portarci via l’intera nostra vita, uno strappo disumano con delle   cicatrici indelebili per tutta la vita. Inutile dirlo, la depressione è solo una delle reazioni a disposizione dell’essere umano per sopravvivere al dolore della perdita.

Un minore non ha le capacità adattive di un adulto e quando, dopo aver vissuto due anni a costruire un legame affettivo, per lui solido e indistruttibile, viene a trovarsi strappato a quella base sicura così cara per lui, per essere affidato e quindi adottato per la vita ad una nuova situazione, non può che uscirne provato e senza difese.

Chissà se i nostri parlamentari: Senatori domani e Deputati a seguire, saranno in grado di comprendere il ruolo a cui si stanno esponendo nei confronti dei minori: quella del violentatore legalizzato!

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