In ogni Regione c’e n’è uno, può difenderci dagli errori del fisco, ma quasi nessuno ne conosce l’esistenza
Chi di noi non si è dovuto misurare con gli adempimenti fiscali, una delle più perverse e complesse materie previste dalla nostra legislazione? Spesso succede anche che, dopo aver compiuto il nostro dovere di bravi contribuenti, ci si debba scontrare con ritardi, errori e problemi di ogni genere.
Per difenderci da questi errori e da questi ritardi una legge del 2000 ha istituito in ogni Regione un Garante del contribuente, di cui la maggior parte dei contribuenti non conosce neppure l’esistenza
Si tratta di un organo collegiale costituito di tre componenti scelti fra:
Magistrati, professori universitari in discipline giuridico-economiche (sia in attività che in pensione);
Dirigenti dell’amministrazione finanziaria e ufficiali generali e superiori della Guardia di Finanza a riposo da almeno due anni;
Avvocati, dottori commercialisti e ragionieri collegiati in pensione.
Tale organo ha sostanzialmente il compito di verificare, attraverso accessi agli uffici e esame della documentazione, le irregolarità, le scorrettezze e le disfunzioni dell’attività fiscale segnalate dai contribuenti.
In particolare nell’assicurare la concreta attuazione dei diritti del contribuente sanciti nello Statuto:
Il Garante del contribuente, anche sulla base di segnalazioni inoltrate per iscritto dal contribuente o da qualsiasi altro soggetto interessato che lamenti disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualunque altro comportamento suscettibile di incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazione finanziaria, rivolge richieste di documenti o chiarimenti agli uffici competenti, i quali rispondono entro trenta giorni e attiva le procedure di autotutela nei confronti di atti amministrativi di accertamento o di riscossione notificati al contribuente.
Vigila sul corretto svolgimento delle verifiche fiscali;
Rivolge raccomandazioni ai dirigenti degli uffici ai fini della tutela del contribuente e della migliore organizzazione dei servizi.
Verifica che sia assicurata la chiara e tempestiva conoscibilità dei provvedimenti fiscali, dei modelli per gli adempimenti e delle relative istruzioni;
Ha il potere di accedere agli uffici finanziari e di controllare la funzionalità dei servizi di assistenza e di informazione al contribuente nonchè l’agibilità degli spazi aperti al pubblico
Inoltre il Garante del contribuente può essere interpellato dal cittadino, a titolo consulenziale, in ordine alle materie a lui riservate. Il provvedimento che ne deriva non è vincolante per l’ufficio, ma può essere utilizzato come elemento difensivo in contenzioso.
In Rete:
Gli indirizzi del Garante del contribuente
Enrico Massi