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Piccola guida ai “nuovi” termometri

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Un decreto ministeriale ha vietato, ormai da diverse settimane, la vendita di quello al mercurio. Vediamo le alternative in commercio e come conviene utilizzarle con i bambini.

E ora che il termometro a mercurio non c’è più, cosa conviene usare con i bambini? È la domanda che molti genitori si stanno ponendo in queste settimane, dopo aver scoperto che un decreto ministeriale, in ottemperanza ad una direttiva della Comunità Europea, ha messo al bando, dal 3 aprile anche in Italia, la vendita del caro vecchio termometro. All’origine del provvedimento, la tutela dell’ambiente e della nostra salute: il mercurio è considerato un elemento altamente tossico, che contamina l’ambiente e può finire per danneggiare, attraverso la catena alimentare, la salute umana. Lo smaltimento dei termometri rotti nella normale spazzatura ha comportato in tutti questi anni un elemento di rischio al quale la Comunità Europea ha deciso di porre fine. Provvedimento reso possibile anche dalla ricerca e dalla tecnologia, grazie alle quali sono ormai in produzione ed in vendita da anni, termometri alternativi a quello a mercurio. Vediamo, allora, di capire insieme cosa possiamo acquistare oggi nelle farmacie italiane e cosa conviene usare con i bambini. Non prima, però, di una premessa importante: il decreto ministeriale ha vietato la produzione e la vendita del termometro al mercurio ma non obbliga le famiglie a buttarlo o a sostituirlo con uno più moderno. Quanti, dunque, volessero continuare ad usarlo possono farlo tranquillamente.

Il termometro a “Galinstan”
In ogni caso, proprio per i più nostalgici, è da poche settimane in vendita anche in Italia un termometro del tutto simile a quello a mercurio: ha una struttura in vetro che contiene all’interno una lega composta da Gallio, Indio e Stagno chiamata “Galinstan”. Questa sostanza si presenta come un metallo fluido a temperatura ambiente. Il termometro a Galinstan è in grado di misurare la temperatura corporea per via ascellare, anale e orale in circa 3 minuti. La lega contenuta all’interno, una volta che si dovesse rompere l’ampollina di vetro, può essere smaltita tra i normali rifiuti domestici, non essendo nociva all’ambiente.

Il termometro digitale
I termometri digitali utilizzano sensori elettronici di calore per registrare la temperatura corporea, sono alimentati da piccole batterie e consentono la misurazione della temperatura del corpo in circa trenta secondi. Il risultato viene visualizzato in una finestra sul lato superiore del termometro. La maggior parte dei termometri digitali può essere utilizzata per via orale, ascellare o rettale. I termometri digitali sono poco costosi e facilmente reperibili in qualsiasi farmacia, garantiscono un buon livello di precisione e massima sicurezza e sono appropriati per neonati, bambini e adulti. Se si vuole dunque investire in un unico termometro per tutta la famiglia, un termometro digitale rappresenta la soluzione migliore. Per i bimbi di età inferiore ai tre mesi di vita, è bene ottenere la temperatura per via rettale: questo sistema assicura, infatti una maggior precisione. Per i bambini più grandi è consigliata la misurazione della temperatura per via orale, a patto che la bocca sia mantenuta ben chiusa. La lettura ascellare in questo tipo di termometro tende ad essere meno accurata rispetto a quella rettale e orale.

Il termometro a infrarossi
Il termometro infrarosso a distanza riceve ed elabora le radiazioni emesse naturalmente dal corpo umano. Il primo termometro di questo tipo è stato brevettato e prodotto in Italia. Questo termometro utilizza un sistema ottico di puntamento, che attraverso due fasci di luce led permette di posizionarlo alla corretta distanza dalla fronte. Ricordiamoci che la zona più adatta per misurare la temperatura è proprio la fronte perché attraversata dall’arteria temporale, dove passa un costante e abbondante afflusso sanguigno. Questo tipo di termometro può ad una prima analisi sembrare un’ottima soluzione per misurare la febbre ai bambini più piccoli, in quanto rapido e senza alcun tipo di contatto con il corpo del bambino, ma la precisione del risultato è dettatta dalla necessità di un corretto puntamento non sempre facilmente ottenibile.

 

Maria Germana Imbrighi

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