In Italia il 50% dei bambini viaggia in auto in maniera poco sicura. L’Aci ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione per spiegare ai genitori l’importanza dei seggiolini.
L’Automobile Club Italia (ACI) ha avviato, su tutto il territorio nazionale, dei corsi di formazione destinati ai genitori. Obiettivo: renderli più consapevoli dell’importanza di assicurare, sempre, il bambino al seggiolino. A dimostrare l’urgenza di una incisiva campagna di sensibilizzazione in questo senso, i risultati di una recente indagine che ha evidenziato che 40 bambini su 100 nel nostro paese viaggiano senza seggiolino, e oltre il 50 per cento in modo inadeguato cioè, con un dispositivo di sicurezza non omologato, oppure di dimensioni non idonee o montato in maniera scorretta. Un genitore su 4 giustifica il mancato uso del seggiolino con la scarsa propensione del bambino a stare seduto, il 22,7% lo ritiene superfluo e il 18% non lo giudica necessario perché lo spostamento è di breve durata. Per viaggiare sicuri i bambini devono essere allacciati a un seggiolino conforme al loro peso, dotato di schienale e protezioni laterali, installato correttamente secondo le istruzioni di montaggio. Non si può prescindere dall’uso del seggiolino: cinture di sicurezza e airbag, pensati e progettati per gli adulti, non soltanto non offrono una protezione efficace ai bambini, ma risultano addirittura pericolosi in caso di incidente.
Seggiolini, e istruzioni, da migliorare
Ben vengano quindi i corsi di formazione dell’Aci per insegnare ai genitori l’importanza della prevenzione sì, ma anche i criteri di scelta del seggiolino più idoneo e le procedure per il corretto utilizzo, perché la responsabilità non sta solo da una parte. I risultati dei test condotti da ACI e altri Automobili Club europei sui sistemi di ritenuta dei bambini (il pdf dell’indagine si può scaricare del sito web dell’ACI) hanno evidenziato che, su 53 modelli esaminati ben 7 sono stati considerati “scarsi”, 1 “appena sufficiente”, 15 “soddisfacenti”, 28 “buoni” e solo 2 “ottimi”. Una parte dei seggiolini sul mercato sono quindi risultati difficili da montare, scomodi, poco protettivi in caso di impatto laterale, con rifiniture e accessori a volte pericolosi, continuando a rappresentare ancora un punto debole del sistema di protezione complessivamente offerto dalle vetture. Anche se tutti i dispositivi provati soddisfano i requisiti di omologazione, molti offrono una protezione inadeguata negli impatti laterali, frequenti sulle strade urbane. Accanto quindi ad una scarsa cultura della sicurezza, anche a scapito dei propri figli, secondo Enrico Gelpi – presidente dell’ACI – molti automobilisti sono penalizzati da istruzioni poco chiare che non facilitano il montaggio e l’uso corretto dei seggiolini; aggiungendo con chiarezza che i produttori di seggiolini per auto devono innalzare gli standard di protezione rendendo obbligatoria la prova di impatto laterale per l’omologazione.
I consigli dell’Aci
Vediamo insieme i consigli dell’Automobile Club Italia contenuti nell’indagine.
1) Usare il seggiolino più idoneo:
Come scegliere un seggiolino
I sistemi di ritenuta si dividono in quattro gruppi, secondo il peso del bambino:
Il sistema Isofix
Isofix è il sistema più innovativo ed efficace per agganciare un seggiolino in auto, perché non si fissa non si fissa semplicemente al sedile ma diventa parte integrante della scocca dell’auto. Da febbraio del 2006 tutte le vetture di nuova omologazione devono prevedere gli speciali agganci con i quali installare i seggiolini Isofix. Sicurezza
Con due punti di ancoraggio, Isofix è il sistema di ritenuta per bambini più efficace perché fissa il seggiolino al telaio della vettura, garantendo il massimo livello di trattenuta e protezione in caso d’incidente. Praticità
Il seggiolino dotato di sistema Isofix si istalla in modo semplice e veloce, senza dover utilizzare le cinture dell’auto. Si riducono così al minimo i rischi derivanti da un montaggio non corretto.
Non dimenticate che…
Un urto a 15 km/h può essere mortale per un bambino non assicurato sul seggiolino. ? Nel caso di un impatto a 56 km/h, un bambino del peso di 15 kg produce una forza d’urto pari a 225 kg. Impossibile quindi trattenerlo con le braccia.
In Rete
Marina Zenobio