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Adorata e intrigante adolescenza, se non ci fosse occorrerebbe inventarla

Tutti noi abbiamo girovagato idealmente e realmente nei meandri delle scoperte adolescenziali ed ora che a farlo sono i nostri ragazzi, inutile dirlo, ne restiamo ulteriormente affascinati e qualche volta anche senza parole.

Oggi è venerdì. E per di più è venerdì di Carnevale. Quindi, Gabri per due giorni non è andato a scuola. Bello fresco, alzatosi alle ore undici suonate quando la nonna è venuta a dare un’occhiata all’andazzo familiare, ha preso accordi nel pomeriggio con un suo amico per un giretto in zona.

Questa sera ci siamo ritrovati, io distrutta ma tutto sommato  senza grandi notizie. Lui mi ha relazionato, cenando, circa il suo breve giro con A.

E il suo racconto mi ha fatto riflettere. In due ore e mezza di vita – dico: due ore e mezza! – ha scalato una montagnetta chiacchierando del senso della Vita con il suo scalmanato compagno di avventure. Ovviamente, con il metodo opposto a quello di tutti gli altri: tenendosi con le braccia all’esterno della balaustra di metallo e lasciando penzolar fuori i piedi – già fatto, già visto, ricordo quando scavalcavamo i cancelli sul retro del CRAL Montedison… io avrei potuto entrarci dalla porta principale perché i miei lavoravano entrambi in Montedison ma VORRAI MICA METTERE?!. Immagino che sia equivalso a TANTE e poi TANTE flessioni…

Tornando ha incontrato una pattuglia della polizia locale – confesso che mi inquieta un po’ questa polizia locale, non è che la loro presenza mi faccia proprio sentire più sicura –  che gli ha fatto qualche domanda, a quanto pare stavano cercando un ragazzino più o meno della sua età e corporatura. Per concludere, è incappato nel cartello con l’effige di un gatto scomparso, attaccato ad un palo. E proprio sotto al palo chi c’era? Lo stesso gatto fuggiasco! Allora mio figlio ha chiamato il numero di telefono della padrona ma il furbetto proprio in quel momento se l’è data a gambe.

E tutto questo mentre io cercavo parole appropriate, rimuginavo pensieri scomodi, scrivevo mail sottilmente minatorie. Che gran periodo l’adolescenza! Si vive al massimo, con tutti i sensi all’erta, con il gusto di scoprire la vita. E che Dio ce la mandi buona a tutti.

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