Troppo tempo davanti ai monitor non fa bene alla vista

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Troppo tempo davanti ai monitor non fa bene alla vista

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Nelle ultime settimane, gli italiani di tutte le età hanno usufruito giustamente degli apparecchi video per lo studio e lo smart working: tutti abbiamo e continuiamo a passare tanto il tempo davanti a computer, tablet e cellulari. Secondo gli esperti del settore, questa necessità potrebbe avere conseguenze negative sulla vista, soprattutto su quella dei bambini con difetti refrattivi che usciranno dall’isolamento forzoso con un maggior affaticamento e rischio di accentuazione dei disturbi visivi. Gli esperti dell’Associazione italiana dei Medici Oculisti – AIMO, sostengono come sia già ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica che, sia l’utilizzo prolungato dei videoterminali sia le attività svolte all’interno delle proprie abitazioni, sono tra i principali fattori rischio per problematiche visive. L’occhio secco è uno dei principali problemi del troppo tempo davanti ai monitor.  

Aumento della miopia

Anche la miopia, difetto refrattivo che impedisce la visione corretta da lontano, rischia di aumentare in queste settimane. Uno dei meccanismi responsabili è l’assenza di vita all’aria aperta, perché la luce del sole influisce sulla produzione di alcuni neurotrasmettitori che probabilmente sono implicati a livello retinico e sclerale nella crescita. I bambini che stanno meno all’aria aperta, come accade purtroppo oggi, sono più predisposti a far progredire la loro miopia. Questo è un aspetto che preoccupa gli oculisti nel caso l’attività scolastica e-learning perduri per molti mesi, quando riprenderanno i controlli, si potrebbero trovare i bambini miopi in osservazione con un incremento della miopia. La scolarizzazione telematica al momento è qualcosa che ha salvato indubbiamente la didattica, ma dal punto di vista della salute dell’occhio andrebbe utilizzata nel rispetto di tempi di riposo per ridurre l’impatto sull’affaticamento visivo. Per questo è consigliabile, di solito dopo 50 minuti di studio, di guardare lontano per 10 minuti fuori dalla finestra per rilassare l’accomodazione.

Il ruolo degli smartphone

In questo periodo si stanno utilizzando molto anche i cellulari, sono un mezzo preferito per leggere le notizie e comunicare velocemente. I cellulari, avendo scritte ancora più piccole, richiedono un’attenzione maggiore da parte dell’occhio. Leggere su dispositivi elettronici affatica la vista tanto come leggere un giornale, causando inoltre una riduzione dell’ammiccare causando secchezza oculare, sintomi di dolenzia oculare, cefalea periorbitaria e bruciore agli occhi. Anche se si è in casa, è importante spostare lo sguardo alla vita esterna, fuori dalla finestra o dal terrazzo di casa. Per la lettura, in generale, si consiglia una distanza di almeno 30 centimetri. Altri rimedi efficaci, secondo gli oculisti, è l’utilizzo di lacrime artificiali, l’assunzione di più acqua per idratare i tessuti oculari mantenendoli elastici e rinunciare ad una postazione fissa, se possibile camminando mentre si risponde al telefono, oppure, dopo 20 minuti che si è davanti al computer, guardare fuori dalla finestra almeno per qualche minuto.

Giorgia Andretti

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