Polmonite, prevenzione e terapie specifiche

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Polmonite, prevenzione e terapie specifiche

polmonite
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L’allarme polmonite nei bambini più piccoli è partito dalla Cina ed è arrivato direttamente in Francia, Olanda e Danimarca. Anche i nostri ospedali hanno iniziato a registrare i primi casi: Perugia ha individuato i primi casi di polmonite dovuta al Mycoplasma pneumoniae, uno dei batteri già in circolazione da tempo anche nel nostro paese.  Per la cura della polmonite abbiamo a disposizione i farmaci giusti ma, come al solito, prima di pensare alla terapia è conveniente considerare la prevenzione della malattia. La vaccinazione aiuta a non contrarre la malattia e le terapie idonee aiutano ad evitare le infiammazioni polmonari conseguenti ad altre malattie. Purtroppo, ancora oggi, la polmonite è la principale causa di malattia respiratoria infantile in tutto il mondo, senza differenze tra status economico e disparità sociali o culturali.  A rischio sono i bambini che vivono nei paesi in via di sviluppo, dove la polmonite causa ancora molti decessi.  

Polmonite, da cosa è causata 

La polmonite può essere causata da un qualsiasi agente patogeno anche se i più frequenti sono da imputare allo Streptococco pneumoniae o Pneumococco, il batterio che colpisce in tutte le fasce d’età. Il Mycoplasma pneumoniae e la Chlamydia pneumoniae fanno ammalare più facilmente i bambini più grandi, tra i 5 e i 16 anni. Fino a qualche tempo fa era l’Haemophilus influentiae B a causare la polmonite ma, oggi il vaccino ne ha ridotto notevolmente l’incidenza. La polmonite si manifesta con febbre anche alta, tosse, difficoltà di respirazione e aumentati atti respiratori, colorazione bluastra della pelle proprio per la difficoltà a incamerare ossigeno. Inoltre, compare dolore al collo e all’addome. Possono sembrare sintomi sfumati, ma la difficoltà respiratoria e il dolore al torace dovrebbero spingere i genitori ad andare a fondo, a non pensare che si tratti di semplice influenza o bronchite. 

Come riconoscete i sintomi della polmonite  

Il pediatra può fare diagnosi di polmonite auscultando attentamente bronchi e polmoni del bambino oltre ad effettuare la visita senza sottovalutare nessun sintomo. Purtroppo, nelle fasi iniziali, anche il pediatra più esperto può scambiarla per una bronchite o tracheite. La radiografia del torace, può dare immediatamente il risultato ma, considerato che i bambini si ammalano alle vie respiratorie più volte all’anno non è di certo l’ideale sottoporre un bambino a troppo radiografie, spesso inutili.  Si tende a consigliare la radiografia del torace solo nel caso in cui il bambino sia già in regime di ricovero e si pensi che realmente ci sia la malattia. Per la diagnosi, il pediatra dovrebbe basarsi sulla frequenza degli atti respiratori: la frequenza respiratoria è superiore ai 60 atti al minuto nei bambini di età inferiore ai due mesi, a 50 atti in quelli di età compresa tra i due e i dodici mesi e a 40 atti in quelli più grandi. Se la frequenza respiratoria è maggiore, è possibile che si tratti di polmonite. La malattia va trattata nel modo adeguato perché può dare complicanze anche serie come ascesso polmonare, endocardite, artrite asettica, setticemie. 

Cura e prevenzione della polmonite 

Il 90% dei bambini affetti da polmonite può essere curato tranquillamente in casa.  Il ricovero si rende necessario per i bambini molto piccoli, per quelli che hanno già diagnosticato altre problematiche: cardiache o asmatiche, o per quelli che non possono contare su un adeguato ambiente domestico. Il trattamento farmacologico è a base di antibiotici perché è difficile distinguere tra forme batteriche e virali. L’antibiotico di prima scelta è l’amoxicillina per 7-10 giorni. Nei bambini di età inferiore ai due anni, con sintomi di entità lieve moderata delle basse vie aeree, si preferisce aspettare qualche giorno vedendo come evolvono i disturbi perché in questa fascia di età più spesso l’origine è di tipo virale, quindi niente antibiotici ma solo ed unicamente: riposo, idratazione e antipiretico.  Per la prevenzione, l’introduzione del vaccino antipneumococcico ha ridotto in modo notevole la diffusione delle polmoniti.    È quindi consigliata a tutti: vale la pena di parlarne con il pediatra. 

Sahalima Giovannini

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