Polmonite nei bambini e antibiotico terapia

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Polmonite nei bambini e antibiotico terapia

durata cura antibiotici nei bambini
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Per la polmonite dei bambini sarebbe sufficiente un ciclo di antibiotico terapia  più breve: dai 3 ai 5 giorni, invece del tradizionale una settimana-dieci giorni. Lo sostiene uno studio dei ricercatori dell’università di Kuopio, in Finlandia, uscito su Clinical Infectious Disease. In questo modo si otterrebbe ugualmente la guarigione, ma con il vantaggio di contrastare l’antibiotico-resistenza, ossia la capacità, da parte dei batteri, di mettere a punto strategie per non soccombere ai farmaci.

Quanto deve durare la cura con antibiotici

Il tema della durata ottimale del trattamento delle polmoniti nei bambini è controverso: alcune ricerche in passato hanno già suggerito la possibilità di abbreviare gli attuali standard di trattamento, ma altre hanno mostrato una recidiva dell’infezione nei bambini che seguivano cicli di antibiotici più corti. Questa è una prova del fatto che la cura non era stata in grado di debellare completamente i batteri. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno monitorato 1.573 bambini: la metà di essi ha ricevuto un ciclo di antibiotici più breve, gli altri il trattamento della durata standard. La ricerca non ha rilevato differenze sostanziali tra i due gruppi: nessuno dei bambini aveva avuto bisogno di ricovero, mentre il fallimento terapeutico, cioè la necessità di ripetere il trattamento per la mancata eliminazione del batterio, si è verificato nel 7,9% dei bambini che avevano ricevuto un ciclo breve e nell’8% di quelli che hanno ricevuto il trattamento standard. Non sono emerse nemmeno differenze tra i due gruppi per quel che concerne gli effetti collaterali.

Uguale efficacia con meno giorni di antibiotico terapia

Cicli di trattamento più brevi offrono benefici sia alla comunità sia ai bambini, spiegano i ricercatori, precisando che i risultati dello studio si riferiscono però solo ai Paesi ad alto reddito. Il vantaggio sarebbe che trattamenti antibiotici più brevi per i casi di polmonite pediatrica possono prevenire lo sviluppo di antibiotico-resistenza riducendo al minimo necessario l’esposizione dei microbi agli antibiotici. Questo diminuisce la pressione selettiva per far emergere ceppi resistenti. Inoltre, i trattamenti lunghi non necessari aumentano il rischio di eventi avversi, come la diarrea, che è comune nei bambini piccoli trattati con antibiotici. Saranno necessari probabilmente ulteriori studi per raggiungere questa certezza. È vero però che, nel somministrare antibiotici ai bambini e a chiunque, è necessario seguire le indicazioni del pediatra dosi precise e corretto intervallo di assunzione. Se il medico dice 4 volte al giorno, bisogna seguire l’indicazione, anche a costo di svegliare il piccolo durante la notte. Lo stesso vale per la quantità: la dose indicata in ml o mg nel misurino deve essere attentamente dosata, non fare a occhio usando, per esempio, un cucchiaio. Sono indicazioni essenziali che spesso non vengono seguite alla lettera.

Giorgia Andretti

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