La tecnologia ha cambiato e continua ancora a cambiare la nostra vita ma, siamo sicuri che stia cambiando in meglio? Sicuramente, a meno che non si utilizzino gli Ipod o gli Mp per ascoltare musica mentre si corre al parco, non favorisce l’attività fisica ma, al contrario, ha aumentato la sedentarietà. Questo, purtroppo, capita anche con i bambini, iniziano in età sempre più precoce ad utilizzare il tablet dei genitori, il cellulare super tecnologico, il computer per giochi e intrattenimenti, tutti device che, ovviamente, si utilizzano stando fermi. Questa abitudine contribuisce al soprappeso, un problema sempre più presente nella società di oggi.
Sovrappeso già a un anno di vita
Già a un anno di vita il 23,4% dei maschietti e il 22,1% delle femminucce risulta al di sopra di un valore soglia utilizzato per definire il sovrappeso infantile, vale a dire l’85° percentile dell’indice di massa corporea, con un’obesità che inizia quindi a registrarsi molto precocemente. E’ quanto emerge dai risultati preliminari del progetto – Piccolipiù, il primo studio italiano sui determinanti della salute infantile finanziato dal Ministero della Salute nel quale sono stati arruolati 3000 bimbi e mamme, presentati oggi all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il movimento dei piccoli e la loro interazione sembrano non venire favoriti dal fatto che rimangono davanti alla tv, al pc o al tablet, in alcuni casi anche per oltre un’ora: il 72% dei genitori, infatti, dichiara che il bambino di un anno rimane davanti alla televisione o ad altro media elettronico: pc, tablet, smartphone acceso, senza differenze tra giorni feriali o fine settimana. Nel 21% dei casi l’esposizione è già superiore ad 1 ora al giorno.
Tablet, una comoda baby sitter
Il problema di questi oggetti è che troppi genitori li considerano delle comode – baby sitter. Infatti, quando i bambini sono alle prese con questi giochi, se ne stanno tranquilli e zitti, senza correre il rischio di cacciarsi in qualche guaio. Questo è un atteggiamento scorretto per una serie di motivi. In primo luogo, i bambini possono accedere a contenuti non del tutto adatti alla loro età: video diseducativi o addirittura pericolosi. Basti pensare che dei l’8% dei genitori dichiara di lasciare il bambino da solo davanti alla televisione. Senza contare i problemi alla salute. Le lunghe ore di immobilità davanti ai video provocano prima di tutto un aumento del peso corporeo, perché lo stare seduti non comporta alcun dispendio energetico: e si sa che, oggi, i bambini ingeriscono alimenti dolci e grassi, ricchi dunque di calorie, in misura maggiore di quanto richieda l’organismo. Lo stare troppo tempo davanti a uno schermo non favorisce inoltre un corretto sviluppo muscolo-scheletrico. Il fisico, i muscoli e le ossa dei ragazzini sono fatti per muoversi, tendersi, piegarsi. Solo così possono crescere in modo corretto e armonioso. Da quanto è aumentata la sedentarietà, invece, sono aumentati i dolori di schiena e di collo anche nei giovanissimi, che assumono mal posizioni legate proprio all’atteggiamento prolungato di stare chinati in avanti, con il viso e quindi il collo e la schiena rivolti verso il video. Perfino la vista ne può risentire. Affermare che tablet e videogiochi provochino la miopia non è corretto, perché si sa che questo difetto di rifrazione è genetico. Fissare troppo a lungo un’immagine vicina, però, può sicuramente rendere più intenso il problema.
Lina Rossi