Poco più di un secolo fa, quando un bambino riceveva la diagnosi di diabete 1, le speranze di cura appropriata erano praticamente nulle e l’aspettativa di vita era drasticamente ridotta. Solo dopo la scoperta dell’insulina nacque la cura vera e propria, ma all’inizio era faticosa, con tante iniezioni quotidiane e rischi di ipoglicemia. Oggi, la scienza ha fatto passi straordinari e grazie alle nuove insuline, ai rilevatori della glicemia, ai microinfusori che si possono indossare anche durante l’attività sportiva, i bambini con diabete hanno la sicurezza di cure efficaci e una buona qualità di vita.
Le nuove tecnologie vengono incontro ai giovani: oltre l’80% di bambini e ragazzi under diciotto si affida alla tecnologia per il controllo della glicemia e quasi la metà sceglie il microinfusore per l’insulina. Lo ha dichiarato il Gruppo di Studio sul Diabete Pediatrico Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, riunitosi pochi giorni fa a Napoli, riportando un ritratto molto incoraggiante sulla gestione tecnologica del diabete nei più giovani. Quando si assume insulina come nel caso di diabete tipo 1 dei bambini, è essenziale un monitoraggio accurato della glicemia, che consenta di valutare il reale fabbisogno di farmaco. Questo è possibile grazie ai nuovi dispositivi per il monitoraggio della glicemia, che evitano di dover pungere il dito, consistono in piccoli sensori da applicare nella parte posteriore di un braccio, possono restare applicati fino a quattordici giorni. Il sensore effettua continue scansioni, una al minuto, visualizzando su uno smartphone il valore del glucosio in quel momento, avvisando se il valore sale o scende, riportando anche i valori delle ultime rilevazioni.
I sensori possono essere collegati a infusori indossabili anche tutto il giorno, somministrando l’insulina necessaria al fabbisogno. In questo modo non si rischiano sbalzi glicemici pericolosi. Questi sistemi così detti intelligenti, sono pratici, non hanno tubicini, oltre ad avere un elevato livello di affidabilità, garantendo una tranquillità anche alle famiglie. In questo modo si evita il fastidio e il dolore di continue punture di aghi.
I bambini e i ragazzi con diabete devono assumere insulina ogni giorno, ma non è escluso che in futuro basti una sola somministrazione settimanale. Al momento esiste un nuovo farmaco in sperimentazione, sta dando buoni risultati e gli esperti sperano che questa somministrazione migliori l’aderenza alle cure, visto che sicuramente migliorerebbe ulteriormente la qualità della vita. Inoltre, si stanno studiando nuovi tipi di insulina intelligente, in grado di attivarsi quando la glicemia è elevata e meno quando la glicemia è bassa. Questi studi sono ancora in fase preliminare.
La figura dello psicologo gioca un ruolo fondamentale nell’accettazione e nella gestione di una malattia cronica che può sorprendere molte famiglie. È delicato e importante rassicurare una famiglia alle prese con una condizione che durerà per sempre e offrire tutte le attenzioni necessarie per poter gestire la patologia. Durante la pandemia sono stati coinvolti insegnanti, psicologi e genitori, grazie ai corsi online, con una risposta sorprendente del lavoro di squadra per contribuire a normalizzare un problema come quello del diabete.
Lina Rossi
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