Perdere la voce, perché si verifica e cosa fare

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Perdere la voce, perché si verifica e cosa fare

calo della voce
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Nelle stagioni fredde ma soprattutto in quelle di passaggio: primavera in primis, succede spesso che i bambini e gli adulti siano soggetti a un calo di voce. Succede per un insieme di fattori: un colpo di freddo, un virus e il sovra utilizzo delle corde vocali. È una situazione non pericolosa, soprattutto se limitata nel tempo, ma può essere fastidiosa e soprattutto per i più piccoli anche molto frustrante. Ecco che cosa fare.

 

Un eccessivo sforzo vocale

Spesso il calo della voce, chiamato anche afonia, è dovuto ad uno scorretto uso della voce, detto anche malmenage, oppure a un sovraccarico di utilizzo, o surmenage, che possono causare stress alle corde vocali. Se un bambino è abituato a parlare a lungo o con voce molto alta, oppure a gridare, o ancora se segue corsi di canto dove viene sottoposto a sforzi vocali eccessivi, potrebbe avere problemi di cali di voce. Gli sbalzi di temperatura tipici di questa stagione, con una forte escursione termica tra il mattino e il pomeriggio, tra le zone al sole e quelle all’ombra, possono favorire lo sviluppo di laringiti e faringiti, con infiammazioni che coinvolgono la zona delle corde vocali. Nei bambini si tratta praticamente sempre di manifestazioni benigne, si possono attenuare con riposo e qualche trucco  della nonna. Nel caso degli adulti soprattutto se fumatori, se la raucedine non passa dopo una settimana-dieci giorni, è opportuna una visita medica.

 

Come alleviare il problema perdita della voce

Per far passare la raucedine è importante bere molto: assumere almeno due litri di acqua al giorno mantiene idratate le corde vocali e migliorano la lubrificazione della mucosa delle stesse. Una mucosa disidratata fa sì che sulla superficie delle corde vocali venga a mancare il film idrolipidico che mantiene lubrificata la corda vocale e che la fa ondeggiare in maniera libera, naturale e senza sforzi. La corda è più rigida e ha, quindi, bisogno di maggiore pressione per vibrare. È bene non fumare e non farlo davanti ai bambini, possibilmente nemmeno all’aperto. Sono utili i lubrificanti per la gola: pastiglie a base di glicerina o sali termali aiutano a stimolare la salivazione e a mantenere il cavo orale o la gola umettati con gargarismi oppure con bevande fresche o tiepide. Le bevande calde dopo l’uso prolungato della voce non vanno bene, per evitare che l’aumento della vascolarizzazione locale accresca lo stato infiammatorio. Per i bambini è benefico far bere loro del tè deteinato o il latte tiepido con un po’ di miele, solo per ricordarlo, il miele contiene antibatterici naturali e sostanze emollienti per la mucosa delle corde vocali è importante però che il bambino abbia compiuto i due anni per evitare possibili reazioni allergiche.

 

Sahalima Giovannini

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