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Che cos‘è l’anisometropia

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La marcata differenza della visione tra i due occhi può essere, a lungo andare, causa di disturbi più seri.

In oculistica con il termine anisometropia si fa riferimento ad una situazione, non necessariamente patologica, nella quale la funzione visiva dei due occhi presenta una marcata differenza di acuità visiva. E’ questa una evenienza molto importante e di notevole interesse clinico per la funzione visiva. Alcune volte il difetto visivo può essere rappresentato da un disturbo ad un solo occhio, in questo caso la anisometropia viene definita monolaterale. Questo particolare disturbo, quando è presente deve essere individuato al più presto, perché la visione monolaterale può complicare lo sviluppo della visione nei bambini.
E’ necessario, per comprendere meglio la anisometropia, avere chiarezza sui termini decimi, gradi e diottrie.

Decimi, gradi e diottrie
In oculistica la vista viene misurata in decimi, così come le lunghezze vengono misurate in metri. I decimi sono dieci, avere quindi una visione di dieci decimi, significa vedere tutte e dieci le righe del tabellone per la misura della vista. Un occhio viene definito normale quando la sua visione naturale è pari ai dieci decimi (emmetropie).
In oculistica non esistono i gradi, è piuttosto un modo comune, ma non corretto per indicare la correzione delle lenti.
Le diottrie rappresentano l’unità di misura delle lenti. E’ possibile vedere dieci decimi sia senza lenti che con le lenti; il potere di questa lente, che apposta davanti all’occhio permette di vedere l’ultima riga di un ottotipo, è misurato in diottrie. Ad esempio si è miopi o ipermetropi o astigmatici di una, due o mezza diottria.
I numeri che vengono indicati in una prescrizione medica dall’oculista, altro non sono che il numero delle diottrie che esprimono il potere correttivo di una lente. Quando si un occhio è sano ma il fuoco cade in un punto diverso, le lenti corrette, consentono di vedere dieci decimi. Salvo ovviamente casi particolari di patologie oculari, dove pur provando lenti di diverso potere o diottrie non è possibile, per il paziente, vedere i dieci decimi.

La diagnosi dell’anisometropia
L’anisometropia è, quindi, un difetto visivo che si presenta quando tra i due occhi esiste una differenza marcata della visione espressa in decimi. L’esame della vista è un momento importantissimo per conoscere lo stato di salute dell’occhio soprattutto nei bambini, perché la visione dell’occhio deficitario viene compensata dall’occhio con una visibilità normale, di conseguenza il bambino non lamentandosi crea il terreno fertile per lo sviluppo di ulteriori problematiche. E’ quindi estremamente importante far controllare la vista di un bambino dall’oculista che potrà evidenziare l’anisometropia e quindi correggerla in modo appropriato. Controlli eseguiti da personale non medico possono ritardare la diagnosi e quindi compromettere definitivamente la visione.
Se al bambino capita di avere una discreta cefalea, potrebbe essere il primo indizio che evidenzia un disturbo monolaterale. Il ritardo dell’identificazione di questo difetto può determinare l’Ambliopia.
Forme particolari di anisometropia si hanno quando tra i due occhi esiste una differenza visiva importante ma entrambi sono malati. S. ad esempio, un occhio è molto più miope dell’altro si crea una anisometropia miopica in quanto entrambi gli occhi sono miopi ma uno in modo più marcato rispetto all’altro.
La prescrizione di lenti correttive viene ritenuta erroneamente un atto di scarso valore, in realtà è un momento terapeutico importante, perché le lenti svolgono un ruolo determinante nello sviluppo e nel mantenimento della visione.
Esistono molti criteri clinici da dover seguire quando si ordinano delle lenti correttive, ad esempio nelle forme di anisometropia con astigmatismo elevato è necessario valutare attentamente, non solo il potere della lente (diottrie) ma anche il suo orientamento espresso in gradi (cioè l’asse).
L’esame del visus e la conseguente prescrizione se necessaria (cioè imporre l’uso di un occhiale), deve essere sempre eseguito da personale medico specializzato sia con la misurazione in modo naturale che dopo instillazione di colliri “cicloplegici” cioè in grado di bloccare la messa a fuoco naturale dell’occhio affinché si possa ben evidenziare anche il disturbo di lieve entità.
Nella prescrizione delle lenti, la prima volta si usa prescrivere lenti ipocorrette: essendo più facilmente tollerabili permettono al bambino di abituarsi all’occhiale in maniera più serena e di vivere viva in modo meno traumatico l’uso di questo presidio medico.

 

Dott. Stefano Amodeo
Specialista in Oculistica e Microchirurgia oculare

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