Le smart drugs strizzano l’occhio agli adolescenti

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Le smart drugs strizzano l’occhio agli adolescenti

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Le dipendenze, a livello mondiale, rappresentano una delle principali emergenze di tipo sanitario, economico, politico e giudiziario. Le posizioni su come contrastare le dipendenze sono divise in due diverse fazioni: proibizioniste e anti-proibizioniste. La stessa cosa si sta dibattendo nel nostro paese a proposito della proposta di legge che sta facendo discutere i nostri parlamentari: la n° 3235 a proposito della legalizzazione della cannabis.

Sostanze attive sul Sistema Nervoso Centrale
Tra le sostanze legali e comunque attive sul SNC ritroviamo: la nicotina, l’alcool, la caffeina, le benzodiazepine e la trementina. Le sostanze illegali sono i cannabinoidi, meglio definiti dalle sostanze di cui sono ricchi: il delta-9-tetraidrocannabinolo – THC. Questa sostanza è prodotta dalla cannabis e può essere fumata o inalata. Il THC stimola il rilascio di dopamina nelle strutture cerebrali più profonde, quelle dove sono elaborate le emozioni, provocando uno stato di euforia, dispercezioni spazio-temporale, allucinazioni uditive, olfattive e visive, ansia, disorientamento, stanchezza e stimolazione dell’appetito. Ripetute esposizioni ai cannabinoidi del genere: marijuana, hashish e Skunk diventano il veicolo preferenziale per lo sviluppo dei problemi psicotici nei ragazzi.

Tutte le sostanze d’abuso
Facciamo una rapida carrellata per meglio conoscere le sostanze d’abuso fuori legge:
•marijuana,
•hashish,
•le nuove sostanze, quelle elaborate sinteticamente in laboratorio definite smart drugs o skunk conosciuta anche come netherweed, sinsemilla ed erba olandese.

Lo skunk è un tipo di Cannabis coltivata in modo artificiale con il risultato di essere molto più potente, uno spinello può contenere fino a 250 mg di THC mentre il similare di cannabis tradizionale può contenere al massimo 30 mg. Le due sostanze sono apparentemente uguali e soltanto fumandole è possibile accorgersi della differenza perché gli effetti allucinogeni sono decisamente più potenti. Riescono a creare una forte dipendenza grazie ai potenti effetti sulla psiche avviando il consumatore verso la paranoia fino alla schizofrenia conclamata. Purtroppo questa sostanza è sempre più in uso nei giovanissimi, l’età d’inizio si attesta tra i dieci e gli undici anni, ecco perché è importante vigilare su cosa fanno i ragazzi, chi frequentano e quanto spendono.

Chi fa uso delle smart drugs
Ad una recente indagine è risultato che gli adolescenti italiani sono secondi, in Europa, solo ai francesi per il consumo delle smart drugs e ad averle provato negli ultimi trenta giorni sono ben il 17% dei ragazzi. Considerato l’elevato contenuto di THC nello skunk, si innesca immediatamente la dipendenza e conseguentemente anche i disturbi di impostazione psicotica con deliri di onnipotenza ed allucinazioni. Ragione di più per controllare i ragazzi, anche a costo di apparire dei genitori oppressivi – è preferibile apparire più rigorosi oggi e non ritrovarsi domani a non saper più cosa fare. Attenzione, quindi, a segnali come nervosismo e irritabilità, calo del rendimento a scuola e, in genere, nelle attività quotidiane, perdita di interesse verso quello che prima interessava. Possono essere segnali innocui, legato alla crescita in epoca adolescenziale, ma può anche essere il segnale che nostro figlio ha conosciuto qualcosa di pericoloso, che lo attrae e lo sconvolge al tempo stesso. È bene, in questi casi, non sottovalutare e rivolgersi al pediatra, tenendo d’occhio il ragazzo con vigile discrezione.

Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico di Guidagenitori.it

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