Uno è un virus. L’altro un batterio. Due microrganismi diversi, entrambi pericolosi, anche se “lavorano” in modo diverso per creare danni alla salute. L’HPV (acronimo per Human Papilloma Virus) esiste in vari ceppi. Passa da un individuo all’altro attraverso i rapporti sessuali e può dare luogo a disturbi: dai condilomi (manifestazioni poco gradevoli, ma benigne) a forme tumorali, per lei e per lui. Il meningococco è un batterio, anch’esso presente in ceppi diversi, responsabile di forme di meningite fulminanti. Due germi, insomma, temibili: due pericoli contro i quali oggi esiste un’arma efficace, poco invasiva e priva di effetti collaterali. Si tratta, in entrambi i casi, di un vaccino, che si è ancora in tempo a somministrare ai nostri figli anche in epoca adolescenziale.
L’importanza dei vaccini nell’adolescenza
I vaccini rappresentano un aspetto preventivo fondamentale anche in età adolescenziale. Infatti, consentono ai ragazzi di arrivare alla maggiore età con tutte le protezioni necessarie per affrontare la vita adulta senza problemi per gravi malattie infettive facilmente prevenibili. È necessario, però, informare adeguatamente i nostri adolescenti, ogni intervento sanitario nei loro riguardi deve essere accompagnato da una comunicazione efficiente. Considerato che l’interlocutore in questo caso non è più solo la famiglia, ma l’adolescente, è con lui che bisogna mediare, a volte contrattare o scendere a compromessi e comunque, sempre spiegare ed educare. Gli adolescenti sono individui con una propria autonomia decisionale, anche se vivono ancora sotto la tutela dei propri genitori. Per cui tutte le figure sanitarie ruotanti attorno all’adolescente: pediatra, medico di medicina generale, medicina di comunità, consultorio, servizio vaccinale, ecc. dovrebbero informare correttamente sulle motivazioni epidemiologiche e cliniche delle diverse vaccinazioni, sulle strategie vaccinali nazionali e sulle caratteristiche dei vaccini e loro efficacia e sicurezza con un linguaggio adeguato a questa fascia di età, soprattutto tenendo conto che un adolescente consapevole dei vantaggi di queste procedure più facilmente le adotterà per i suoi figli in età adulta – S. Chiavetta et al. in Focus vaccinazioni ne “IL PEDIATRA” novembre 2009 Ed Tecniche Nuove – Milano. Quindi in adolescenza è possibile sottoporsi al vaccino per l’HPV e a quello, tutto nuovo, per la meningite da meningococco.
Vaccino contro HPV: non solo per le ragazze
Il tumore al collo dell’utero è una malattia che colpisce ogni anno circa 3.500 donne. Questo tumore è causato in molti casi dal Papilloma Virus umano, detto anche HPV, che si trasmette essenzialmente attraverso i rapporti sessuali. Prima si iniziano i rapporti sessuali (e, quindi, più partner si hanno), maggiori sono le possibilità di entrare in contatto con un ceppo dannoso di HPV. I ceppi 6,11,16 e 18 sono quelli responsabili del tumore. Si tratta infatti di un vaccino preventivo. Il Ministero della Salute ha stabilito che il vaccino possa essere distribuito gratuitamente alle ragazzine di età inferiore ai 12 anni, in modo che possa essere effettuato prima dell’inizio dell’attività sessuale. Dai 12 anni in poi, il vaccino si può acquistare dietro ricetta ginecologica. L’età di 12 anni è stata stabilita in base a dati dell’Eurispes, secondo i quali l’8 per cento delle ragazzine tra gli 11 e i 13 anni inizia i rapporti sessuali e, quindi, è a rischio di entrare a contatto con il virus. Può comparire qualche effetto collaterale come lieve febbre, rossore, eritema, dolore e gonfiore nel punto dell’iniezione. Ancora più raramente possono presentarsi reazioni cutanee simili all’orticaria, broncospasmo e risposta allergica al vaccino o agli eccipienti in esso contenuto. L’utilità del vaccino è un punto sul quale ginecologi e oncologi non si stancheranno mai di insistere: ultimamente si è parlato anche dell’opportunità di sottoporvi anche i maschi, che, oltre ad ammalarsi di forme tumorali ai genitali per colpa del virus, possono esserne portatori e diffonderlo tra le partner sessuali. È bene comunque ricordare ai ragazzi che il vaccino non protegge contro altre malattie a trasmissione sessuale, come l’HIV, la sifilide, la Clamydia o altre. L’unico mezzo per proteggere dalle malattie sessuali è il preservativo.
Il nuovo vaccino contro la meningite
Un’altra malattia purtroppo diffusa, oltre che tra i bimbi molto piccoli, tra gli adolescenti, è la meningite, una malattia acuta che ha una rapida evoluzione e che può portare al decesso nonostante le cure tempestive. La meningite può essere di tipo virale o batterico, ma la più seria è quest’ultima. È causata dal meningococco o Neisseria meningitidis, responsabile di vere e proprie epidemie. Del meningococco esistono 13 diversi sierogruppi, ma solo 5 – A, B, C, W135 e Y possono causare meningite e altre malattie gravi. Questi diversi tipi sono distribuiti in maniera diversa nei vari Paesi del mondo e variano anche nel corso degli anni. Fino a oggi, quattro dei cinque tipi di meningococco sono prevenibili attraverso i vaccini: A, C, Y e W135. Mancava proprio il vaccino contro il ceppo B, il più diffuso nel nostro paese: lo scorso 22 gennaio, però, questo vaccino ha ricevuto dall’EMA, l’ente europeo per il farmaco l’autorizzazione per essere messo in commercio. Gli esperti si augurano che venga presto incluso nei piani vaccinali anche nel nostro paese, in modo che possa essere scelto con consapevolezza dai genitori come arma in più per il benessere dei figli. La meningite, infatti, colpisce gli adolescenti a causa dell’aumento delle occasioni in cui è più intenso e stretto il contatto interpersonale, come la frequenza dei luoghi di ritrovo tipici giovanili, e lo scambio di oggetti di uso personale come bicchieri, bottiglie, posate.
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C’era una volta…l’adolescenza
Giorgia Andretti
Consulenza del professor Piernicola Garofalo
Responsabile UO di Endocrinologia dell’età evolutiva
dell’ospedale “Vincenzo Cervello” di Palermo
Presidente della Sima – Società italiana di medicina dell’adolescenza