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Disfunzioni sessuali nei giovanissimi, in ugual modo tra maschi e femmine

andrologo dottore visita

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Non sempre gioventù è sinonimo di potenza sessuale, forse era così una volta. Oggi se cose sono un po’ diverse. Droghe, stili di vita scorretti che predispongono al sovrappeso, alimentazione sbagliata, ansia da prestazione legata anche ai rapporti promiscui fanno sì che almeno un giovane, tra 18 e 30 anni, sia facilmente soggetto a problemi di disfunzione erettile. Lo hanno ammesso un gruppo di giovani esaminati dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. I dati sono stati resi noti nel convegno “La Medicina della Sessualità come paradigma del Benessere Globale”, tenutosi presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.

Solo pochi ne parlano con il medico
I giovani presi in esame hanno ammesso di essere incorsi in almeno un episodio di disfunzione erettile negli precedenti sei mesi, durante i rapporti sessuali. Il disturbo, però, non è evidentemente percepito come un problema: solo il 52% degli intervistati ne ha parlato con il medico e ben il 70% di coloro che hanno affrontato il problema non segue le prescrizioni e non si cura. E la disfunzione erettile non è l’unico problema. Un italiano ogni quattro è affetto da eiaculazione precoce e una donna su due è soggetta a un disturbo legato alla sfera sessuale. Sono i numeri emersi dal congresso, ben conosciuti dagli esperti, molto meno dai non addetti ai lavori, che mostrano il rischio di queste persone di non trovare i consigli giusti, soprattutto se si affidano al sentito dire, al fai da te o a notizie trovate su siti internet privi di accuratezza scientifica. Secondo gli esperti, una delle motivazioni che stanno alla base di questo disinteresse è la scarsa informazione che ricevono i giovani. La medicina della sessualità è la grande assente nel sistema scolastico, solo di recente è stata ammessa nel panorama scientifico ed è stata trattata, spesso in modo sommario, in dibattiti televisivi e su riviste femminili.

Disturbi psicologici e anche fisici
Oggi, però, secondo gli esperti è il momento di dare una svolta, ponendo le basi per una sessuologia basata sulle evidenze scientifiche, in grado di riconoscere gli aspetti medici, ormai preponderanti, delle disfunzioni sessuali maschili e femminili e di curarle con i sempre più sicuri ed efficaci strumenti farmacologici e chirurgici. Infatti, come sottolinea anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una buona vita sessuale e affettiva è espressione dello stato di salute generale dell’individuo. Il primo punto da modificare è la reticenza che si ha nel parlare di un problema legato alla sfera intima, spesso retaggio di convinzioni sbagliate. Per quanto riguarda l’eiaculazione precoce, per esempio, per molto tempo è durata la convinzione che fosse un segno di virilità. I primi sessuologi che si occuparono del problema erano convinti che l’incapacità di durare a lungo durante un rapporto fosse dovuta a cause psicologiche. E in parte è così: circa il 60 per cento dei problemi di eiaculazione precoce è dovuta ad ansia da prestazione o al timore dei primi rapporti. Dietro all’eiaculazione precoce c’è però anche un’origine organica, dovuta a problemi fisici della sfera genitale come uretriti, infezioni delle vescicole seminali, infiammazioni delle vie urinarie responsabili del problema in almeno il 40 per cento dei casi.

Ne soffrono anche le giovani donne
Anche le ragazze non sono messe meglio: la precocità con cui affrontano il rapporto sessuale non si accompagna infatti a una adeguata consapevolezza di quello cui stanno andando incontro e spesso la mancanza di confidenza con il medico di famiglia o la ginecologa spinge a ignorare disturbi che possono essere segno di problemi fisici e psicologici. Non sono poche, per esempio, le giovani che soffrono di dispareunia e di vaginismo. Il vaginismo è un disturbo di origine emotiva, dovuto a traumi, a un approccio sbagliato alla sessualità, a un primo rapporto vissuto male che si ripercuote sulla serenità e provoca una contrazione involontaria dei muscoli della vagina, che di fatto rifiutano il rapporto. La dispareunia può dipendere da numerosi fattori, come irritazione dei genitali, infiammazioni e infezioni della vulva, della vagina, allergie a prodotti igienici o spermicidi: tutte condizioni che le giovani donne di oggi possono sperimentare proprio a causa di una vita sessuale disordinata e poco consapevole. Nel caso dei maschi come delle ragazze, la raccomandazione degli esperti è solo una: affrontare subito il problema, rivolgendosi senza timore a uno specialista, andrologo – urologo oppure ginecologo, per escludere cause fisiche ed eventualmente seguire una psicoterapia di supporto.

Giorgia Andretti

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