La pubblicità di un’automobile riporta l’attenzione sui tatuaggi eseguiti sui minori: occorre sempre il consenso dei genitori. Se il consenso è concesso, assicurarsi sulle capacità del tatuatore e rispetto dell’igiene
L’ennesima trovata pubblicitaria destinata a destabilizzare le capacità educazionali dei genitori. Chissà se i copywriter che hanno ideato lo spot pubblicitario dell’automobile, trasmesso in questi giorni sulle varie emittenti, sono a loro volta genitori. Però, essendo i copywriter, professionisti della comunicazione, dovrebbero aver appreso i rudimenti della psicologia, in fondo il loro lavoro è far passare i messaggi desiderati al pubblico. Viene allora da pensare: perché si vuol avallare un comportamento di una adolescente che inavvertitamente espone un tatuaggio eseguito senza nessun consenso? Le immagini che girano sui monito sono abbastanza esplicite: una ragazzina adolescente e sua madre. La giovane esce da scuola e sale sull’auto materna. Chinandosi in avanti per sistemare lo zaino, scopre la parte bassa della schiena, sulla quale compare un piccolo tatuaggio. Il volto sorpreso della madre lascia capire che non era a conoscenza dell’esistenza del “disegno” sulla pelle della figlia. Ci si aspetterebbe un rimprovero e invece…? Ecco la sorpresa: non una frase che abbia il senso della ramanzina ma l’ostentazione del mostrare un tatuaggio molto più ampio e colorato rispetto a quello della figlia. La scoperta è accompagnata dalla frase: questo sì che è un tatuaggio come si deve.
Niente tatuaggio se si è minorenni
La trovata potrebbe anche essere ironica, se non fosse che lo spot trasmette ai ragazzi un messaggio molto pericoloso: che si possano prendere decisioni riguardanti la propria salute senza il consenso dei genitori. Il tatuaggio è a tutti gli effetti una sorta di ferita aperta con l’immissione di sostanze colorate nello strato del derma, quindi è in gioco la salute. Forse i pubblicitari non lo sanno, ma il messaggio che hanno voluto veicolare è contro la legge nel nostro paese. Infatti, per legge non è possibile effettuare un tatuaggio sulla pelle di un ragazzino minorenne. È possibile solo dopo aver compiuto i sedici anni di età e dietro autorizzazione dei genitori i quali debbono firmare una liberatoria. In alcune città, come a Milano, le leggi comunali sono ancora più severe: un ragazzino sorpreso a richiedere un tatuaggio senza permesso di mamma e papà rischia 500 euro di multa, mentre tatuatori ed i body artist rischiano una multa fino a 2.500 euro.
Tutti i rischi per la salute
I tatuatori sono quindi chiamati a rispettare la legge, ma è sempre così? Quanti sono i sedicenti body artist che usano materiale scadente e che operano nella mancanza delle più elementari norme igieniche? Purtroppo questi personaggi ci sono ed i ragazzi sanno anche come scovarli nelle grandi città. Ecco i possibili danni:
Se vogliamo essere dei genitori disponibili
Noi siamo genitori comprensivi, che non vogliamo contrariare i nostri ragazzi e siamo quindi disponibili a concedere il consenso per effettuare un tatuaggio. Le seguenti raccomandazioni possono risultare utili a debellare i rischi nascosti:
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile Scientifico di Guidagenitori.it