Il corpo ha bisogno di energia per svolgere le attività vitali e per mantenere costante la temperatura corporea. Le proteine, il cemento basilare per costruire tutte le parti del corpo: ossa, muscoli ed organi interni insieme alle sostanze regolatrici, gli ormoni, le vitamine, l’acqua e i sali minerali, permettono al corpo di attivare tutti i processi metabolici necessari alla vita.
La composizione degli alimenti.
Gli alimenti sono costituiti da sostanze nutritive, i cosi detti: nutrienti, in proporzione variabile.
Ad ogni singolo pasto dovrebbe essere rispettata la percentuale ideale di nutrienti: proteine 10-15%, grassi 30-40%, carboidrati 50-55%.
L’alimentazione del bambino
Fin dallo svezzamento il bambino dovrebbe essere avviato ad un’alimentazione semplice e varia. L’introduzione degli alimenti deve avvenire in maniera graduale nel rispetto della capacità dell’intestino di metabolizzare i nutrienti. Ciò vuol dire che le molecole non del tutto digerite potrebbero andare in circolo con evidenti rischi d’intolleranze, allergie o di malassorbimento.
Sono molti accorgimenti da tenere presenti quando viene avviata l’alimentazione del bambino, primo tra tutti evitare l’assunzione di sostanze facilmente allergizzanti: uovo, agrumi, pomodoro e tra i cereali il frumento, l’orzo e l’avena prima del 9°- 10° mese. I cereali come riso, mais e tapioca privi di glutine, sono consentiti fin dallo svezzamento. Il latte vaccino può essere offerto solo dopo i 12 mesi e sempre diluito con la proporzione di: 2/3 latte e 1/3 d’acqua e dolcificato con un cucchiaino di zuccheri diastasati. E’ importante poi spendere qualche parola su due elementi di uso quotidiano: sale e zuccheri. Il sale non deve essere usato fino al 2° anno di vita, in seguito deve essere usato con moderazione in modo da educare il bambino a riconoscere ed apprezzare i gusti diversi e naturali dei cibi. Gli zuccheri, specialmente quelli semplici, se consumati in eccesso, possono favorire malattie dismetaboliche e carie dentaria; caramelle e dolci vari non andrebbero offerti al bambino mentre dovrebbero essere proposti: frutta, verdura, yogurt: Il miele non va mai offerto prima del 2° anno, a causa del polline elaborato dalle api, potrebbero verificarsi pericolose forme allergiche.
Se il bambino sta poco bene
Ci sono momenti in cui è necessaria una maggiore attenzione nei confronti dell’alimentazione: ad esempio quando il bambino è ammalato. La mucosa dell’apparato digerente è infatti in questi casi più irritabile. Il bambino deve essere idratato a sufficienza, proporre quindi spesso piccole quantità di acqua, centrifugati, spremute o altri liquidi. Non insistere con il cibo se il piccolo lo rifiuta e soprattutto non introdurre nuovi alimenti. Infine è preferibile usare alimenti semplici come la crema di riso o il riso bollito, con parmigiano e olio di oliva, patate, carote, mele grattugiate e il latte diluito con altrettanta acqua.
Le associazioni degli alimenti e la loro cottura
Accostare alimenti diversi può impegnare l’organismo in processi digestivi contrastanti e difficili. Non è l’alimento in sé ad essere poco digeribile, quanto la sua combinazione tra i nutrienti. Vanno evitate combinazione di alimenti proteici di origine animale: carne, formaggio, uova e pesce nello stesso pasto. Ogni alimento proteico, infatti, richiede per essere digerito un particolare succo gastrico secreto in tempi diversi. Frutta e dolci a fine pasto, rendono laboriosa la digestione. La frutta fresca o secca, associata ad un yogurt magro potrebbe costituire un ottimo spuntino sia mattutino che pomeridiano.
Oltre agli abbinamenti tra i nutrienti, non deve essere dimenticato il ruolo fondamentale che la loro cottura riveste. Se una particolare forma di calore rende più facile la digestione, dall’altra spesso distrugge le migliori componenti degli alimenti. Per questo è necessario scegliere con attenzione le cotture più adatte: via libera dunque alla cottura a vapore, al forno, ai ferri o alla lessatura.