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Meduse e ricci di mare, vediamo cosa fare

meduse e ricci di mare
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L’estate è sinonimo di sole, mare e tanti bagni. La vacanza in spiaggia è una vera manna per i bambini, finalmente liberi di correre e giocare. Peccato che insieme alla gioia della libertà si possono affiancare piccoli inconvenienti: ustioni da contatto con le meduse e punture dei ricci di mare. Se dovesse accadere l‘incidente, è possibile alleviare il dolore con poche semplici manovre, ricordando che, anziché compiere errori, è meglio andare dal medico. Per questa ragione, soprattutto se si hanno bambini sarebbe opportuno avere a portata di mano il numero di un medico o di un pediatra. La prudenza non è mai troppa.

Prevenzione: è la prima arma

Una forma di prevenzione è possibile. Se è noto che nella spiaggia frequentata abitualmente sono presenti ricci di mare, è opportuno far indossare ai bambini speciali scarpine in gomma morbida, garantiscono la libertà del piede proteggendolo al tempo stesso dagli eventuali incontri con gli aculei. La stessa precauzioni andrebbe adottata se ci si reca in una spiaggia nuova, specialmente se è di tipo roccioso: tra scogli e rocce i ricci trovano facile nascondiglio. Più difficile difendersi dalle meduse, spesso non si riescono a distinguere tra le onde per la loro particolare trasparenza. Se in spiaggia sono presenti indicazioni che invitano a non entrare in acqua per la presenza di meduse, tale consiglio va seguito, a maggior ragione se ci sono bambini: meglio predisporre una piccola piscina gonfiabile, riempita di acqua sicura.

Le ustioni da medusa

Le meduse sono invertebrati marini, i cui tentacoli sono dotati di aculei simili a piccoli dardi. Quando questi aculei entrano in contatto con la pelle di una persona, emettono un liquido urticante provocando una sorta di ustione molto dolorosa con arrossamento della pelle. Il problema delle meduse è abbastanza frequente alle nostre latitudini. Se attaccati, è meglio evitare i vecchi rimedi come aceto, alcol o ammoniaca, non aiutano e possono irritare la pelle, soprattutto quella dei bambini. È opportuno lavare la parte colpita con tanta acqua di mare meglio tiepida: si può chiedere al bar di scaldarla un po’ applicando subito dopo oli lenitivi all’aloe e calendula. Se la zona urticata è vasta oppure se è stato colpito il viso, è bene andare subito dal medico. L’aceto è invece un valido presidio per le meduse tropicali, disattiva il veleno neurotossico da loro emesso, si trovano nei mari del sud-est asiatico, sono considerate meduse killer perché possono provocare anche la morte.

La puntura di ricci di mare

Quando si cammina su un fondale basso oppure vicino agli scogli, non è raro pungersi con gli aculei dei ricci di mare.  Si tratta di un piccolo infortunio non pericoloso, ma piuttosto doloroso, poiché gli aculei possono restare incuneati sotto la pelle. È necessario estrarre gli aculei con una pinzetta per sopracciglia, dopo averla disinfettata bene, oppure con un ago sterile. Quando si è sicuri che gli aculei sono stati tolti tutti, è bene disinfettare, evitando l’alcol, con acqua ossigenata. Infine, si deve applicare una pomata specifica e bendare il piede. Se però l’estrazione degli aculei risulta difficoltosa, è preferibile recarsi al pronto soccorso, dove un medico provvederà alla rimozione. Infine, è opportuno non appoggiare a terra il piede ferito per alcuni giorni, fino a quando non sia perfettamente guarita.

Giorgia Andretti

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