Dopo un’estate in cui ci si è sentiti più liberi finalmente di non utilizzare le mascherine all’aperto, l’aumento dei contagi di Covid-19 hanno obbligato il governo a prendere nuove misure di sicurezza. almeno fino alla fine dell’anno.Uno degli aspetti più importanti riguarda l’uso delle mascherine: adesso sono obbligatorie sempre, in tutti i luoghi chiusi e anche all’aperto se non si possono rispettare le distanze. I bambini al di sotto dei sei anni possono non indossarle, ma i genitori, i nonni, i fratelli maggiori hanno l’obbligo di farlo. Ma quali sono le mascherine migliori? E come si utilizzano? Ecco qualche dritta.
Indossandole proteggiamo principalmente gli altri, non noi stessi, quando copriamo i nostri volti evitiamo di far arrivare agli altri le nostre goccioline respiratorie. Un numero crescente di studi ha mostrato quanto l’effetto di indossare tutti le mascherine abbia fatto perdere potere al virus bloccando la diffusione da persona a persona. Ciò è particolarmente importante ora che gli studi suggeriscono che le goccioline di grandi dimensioni da tosse o starnuti non sono l’unico modo per trasmettere il virus. Può accadere, quando parliamo o respiriamo pesantemente di liberare il nostro aerosol, ovvero le particelle più piccole e leggere, così da rimanere sospese nell’aria per molto più tempo. È una buona norma, aldilà del Decreto che obbliga, indossare una mascherina a meno che non siamo soli o in casa e con la famiglia convivente
Sono le classiche mascherine usa e getta, si acquistano in farmacia o nella grande distribuzione, con gli elastici da passare dietro alle orecchie. Sono adatte per chi va a scuola, in ufficio e insomma è esposto a tutte quelle situazioni in cui c’è un contatto abbastanza ravvicinato con persone estranee, https://www.guidagenitori.it/risorse/attualita/coronavirus-piu-densita-abitativa-maggiore-diffusione/ quindi il contagio può verificarsi proprio per la vicinanza. Sono prodotte industrialmente a uso medico, certificate in base alla capacità di filtraggio, devono rispondere alla norma UNI EN ISO 14683-2019 e impediscono la trasmissione. Vanno gettate nella raccolta indifferenziata dopo ogni uso, perché il lavaggio o la disinfezione disattivano l’efficacia dei filtri.
Sono tre i fattori chiave per l’efficacia:
Coloro che lavorano in prima linea in una scuola, in un negozio di alimentari, in aereo o in luoghi simili, il consiglio è di indossare una maschera facciale in tessuto riutilizzabile per stare al sicuro
Questo tipo di mascherina deve essere lavata dopo ogni utilizzo. È bene non lavarle a mano ma in lavatrice a 60°, lasciate asciugare all’aria e poi passarle con il ferro a vapore per una completa sterilizzazione. È necessario assicurarsi che il tessuto sia completamente asciutto prima di indossarlo di nuovo. Il tessuto umido rende difficile la respirazione e può favorire la crescita batterica.
Rossi Lina