Le maschere ci proteggono dalle goccioline respiratorie

halibut
Il nostro menù del giorno 19_10_2020
19 Ottobre 2020
frittata agli spinaci
Il nostro menù del giorno 20_10_2020
20 Ottobre 2020

Le maschere ci proteggono dalle goccioline respiratorie

mascherine
Condividi sui social

Dopo un’estate in cui ci si è sentiti più liberi finalmente di non utilizzare le mascherine all’aperto, l’aumento dei contagi di Covid-19 hanno obbligato il governo a prendere nuove misure di sicurezza.  almeno fino alla fine dell’anno.Uno degli aspetti più importanti riguarda l’uso delle mascherine: adesso sono obbligatorie sempre, in tutti i luoghi chiusi e anche all’aperto se non si possono rispettare le distanze. I bambini al di sotto dei sei anni possono non indossarle, ma i genitori, i nonni, i fratelli maggiori hanno l’obbligo di farlo. Ma quali sono le mascherine migliori? E come si utilizzano? Ecco qualche dritta.

Le maschere funzionano davvero

Indossandole proteggiamo principalmente gli altri, non noi stessi, quando copriamo i nostri volti evitiamo di far arrivare agli altri le nostre goccioline respiratorie. Un numero crescente di studi ha mostrato quanto l’effetto di indossare tutti le mascherine abbia fatto perdere potere al virus bloccando la diffusione da persona a persona. Ciò è particolarmente importante ora che gli studi suggeriscono che le goccioline di grandi dimensioni da tosse o starnuti non sono l’unico modo per trasmettere il virus. Può accadere, quando parliamo o respiriamo pesantemente di liberare il nostro aerosol, ovvero le particelle più piccole e leggere, così da rimanere sospese nell’aria per molto più tempo. È una buona norma, aldilà del Decreto che obbliga, indossare una mascherina a meno che non siamo soli o in casa e con la famiglia convivente

Quale tipo di mascherina indossare: chirurgiche

Sono le classiche mascherine usa e getta, si acquistano in farmacia o nella grande distribuzione, con gli elastici da passare dietro alle orecchie. Sono adatte per chi va a scuola, in ufficio e insomma è esposto a tutte quelle situazioni in cui c’è un contatto abbastanza ravvicinato con persone estranee, https://www.guidagenitori.it/risorse/attualita/coronavirus-piu-densita-abitativa-maggiore-diffusione/   quindi il contagio può verificarsi proprio per la vicinanza. Sono prodotte industrialmente a uso medico, certificate in base alla capacità di filtraggio, devono rispondere alla norma UNI EN ISO 14683-2019 e impediscono la trasmissione. Vanno gettate nella raccolta indifferenziata dopo ogni uso, perché il lavaggio o la disinfezione disattivano l’efficacia dei filtri.

Le mascherine di cotone

Sono tre i fattori chiave per l’efficacia:

  • Vestibilità corretta – significa coprire strettamente sia la bocca che il naso.  Dovrebbe adattarsi perfettamente al ponte del naso fino al mento. Eventuali spazi vuoti lasceranno fuoriuscire goccioline e aerosol. Fare molta attenzione a non toccare la maschera stessa quando la si indossa e tolta per evitare contaminazioni;
  • Tessuto – Studi di laboratorio dimostrano che le trame strette sono le migliori per filtrare particelle virali microscopiche. Un test per verificare è controllare la trama tessile attraverso la luce: se è possibile vedere singole fibre tenendo il tessuto davanti a una luce, probabilmente il materiale è troppo sottile. Il cotone puro è migliore del materiale sintetico come il poliestere. Le mascherine migliori sono quelle confezionare a due strati. È possibile aggiungere un filtro per caffè all’americana tra i due strati per aumentare la filtrazione;
  • Traspirabilità – Alcuni materiali sono ottimi per bloccare le particelle, ma possono essere scomodi da indossare anche se ben tollerati, come ad esempio alcuni filtri con vibra di vetro: è dannosa se inalata.

Coloro che lavorano in prima linea in una scuola, in un negozio di alimentari, in aereo o in luoghi simili, il consiglio è di indossare una maschera facciale in tessuto riutilizzabile per stare al sicuro

Con quale frequenza devono essere lavare le maschere di stoffa

Questo tipo di mascherina deve essere lavata dopo ogni utilizzo. È bene non lavarle a mano ma in lavatrice a 60°, lasciate asciugare all’aria e poi passarle con il ferro a vapore per una completa sterilizzazione.  È necessario assicurarsi che il tessuto sia completamente asciutto prima di indossarlo di nuovo. Il tessuto umido rende difficile la respirazione e può favorire la crescita batterica.

Rossi Lina

Registrati o Accedi

Comments are closed.