Il campanello d’allarme è suonato già troppe volte all’interno della comunità educativa. È importante comprendere le dinamiche che si nascondono dietro questo comportamento e, lavorare, tutti insieme per trovare soluzioni efficaci. Innanzitutto, occorre riconoscere la complessità del fenomeno. I giovani si trovano spesso a fronteggiare sfide sociali e personali che possono influenzare il loro comportamento. La pressione dei pari, la ricerca di un’identità e il bisogno di sentirsi accettati sono solo alcune delle motivazioni che possono spingere uno studente a portare un coltello a scuola. Inoltre, viviamo in un’epoca in cui l’esposizione a contenuti violenti attraverso i media tradizionali e digitali è costante, contribuendo a una certa desensibilizzazione verso la violenza.
I coltelli, indicate come le armi bianche, in ambiente scolastico minano la sicurezza e contribuiscono a creare un clima di paura e diffidenza, danneggiando non solo chi è coinvolto direttamente, ma l’intera comunità scolastica. Gli episodi di violenza possono portare a traumi duraturi le vittime, i testimoni oltre gli stessi aggressori, che potrebbero dover affrontare conseguenze legali e disciplinari pesanti. Quasi quotidianamente mi trovo personalmente ad affrontare situazioni simili, come Consulente Tecnico d’Ufficio, nel ramo della psichiatria nei tribunali penali, troppo spesso sono chiamata ad effettuare perizie nei casi di violenza e… troppo spesso rintraccio problematiche non risolte nell’infanzia e nell’adolescenza.
Tutti noi genitori giochiamo un ruolo cruciale nel contrastare la violenza. Vediamo alcune azioni che possiamo intraprendere:
La scuola dovrebbe attivare delle misure di sicurezza più rigorose, ma anche la creazione di programmi educativi che promuovano la gestione dei conflitti e l’educazione emotiva. È importante che le istituzioni scolastiche collaborino con le famiglie e le autorità per sviluppare strategie di prevenzione efficaci. Workshop formativi, incontri con esperti di sicurezza e psichiatri al fine di aiutare a dotare tutti i membri della comunità scolastica degli strumenti necessari per affrontare e prevenire situazioni di rischio.
La presenza di coltelli in classe rappresenta una sfida significativa, per questo è importante affrontarla con una risposta collettiva e coordinata. Ogni genitore, educatore e membro della comunità ha il potere e la responsabilità di contribuire a creare un ambiente sicuro per i nostri figli. Lavoriamo tutti insieme per educare, prevenire e proteggere il benessere dei giovani, affinché possano crescere e apprendere in un contesto di fiducia e serenità.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico Guidagenitori.it
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