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Ansia da separazione, che sofferenza

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Succede nei bambini che iniziano la scuola primaria ma anche nei ragazzini delle medie, con diverse modalità. I più grandicelli possono avere insonnia o essere ansiosi.

L’ansia da separazione non è solo uno stato emotivo dei bambini, lo è anche delle mamme. E’ più che normale la preoccupazione di una mamma verso il benessere psico-fisico del proprio bambino. E se la preoccupazione della mamma è eccessiva? Come può venire vissuto dal bambino dell’eccesso di apprensione?

L’ansia non aiuta il distacco
Sono molte le mamme che vorrebbero avere in ogni momento della giornata il controllo di cosa, il proprio bambino, stia facendo. Il controllo è finalizzato ad evitare qualsivoglia evento che possa arrecare danno al bambino, non tenendo conto che un comportamento di questo tipo può lasciar spazio alla costruzione della convinzione: “se la mamma è spaventata quando non sono sotto i suoi occhi vigili, allora vuol dire che qualcosa di spiacevole può capitarmi.” Non deve essere dimenticato che i bambini iniziano a conoscere il mondo attraverso la prima figura di riferimento: la mamma. E, se la mamma invia il messaggio in cui tutto può nuocere oppure, non è mai possibile sapere a cosa si va incontro, il bambino sarà portato a sviluppare un’idea del mondo spaventoso e pericoloso. Il rischio che il bambino arrivi a convincersi di non essere in grado di affrontare le esperienze della vita come tutti gli altri bambini non è lontano dalla realtà. Situazioni di disagio o paura, verranno immediatamente captate dai bambini i quali non solo, reagiranno provando loro stessi paura, ma faranno di tutto per non allontanarsi neanche per un attimo dalla mamma.

se il bimbo ha paura di… tutto
Se il messaggio inviato al bambino, è un messaggio di visione negativa della realtà, di certo il bambino non potrà che ampliare la paura trasformandola nella “paura di tutto”. Per superare questo stato emotivo, il bambino ha la necessità di sentire la presenza costante della mamma, anche durante la notte. Il timore che la mamma possa allontanarsi, può condurre il bambino ad opporre resistenza al sonno e da qui a soffrire d’insonnia, il passo è brevissimo. La conseguenza immediata della perdita di sonno è l’irritabilità e il nervosismo durante il giorno.

Teniamo l’ansia sotto controllo
E’ importante, allora, cercare di tenere sotto controllo la propria ansia o quantomeno renderla meno evidente ai bambini, loro potrebbero spaventarsi e decidere di rinunciare alle nuove esperienze e “per proteggere la mamma cercano di restare sempre insieme”. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Impariamo a riconoscere i veri pericoli. Una semplice influenza non ha mai soppresso nessuno. Va bene essere accorte, ma cerchiamo di non rasentare l’ipocondria;
  • il training autogeno può essere di aiuto. Una buona respirazione e il rilassamento fisico e mentale è un ottimo rimedio per chi soffre di ansia;
  • distrarvi quando non c’è vostro figlio. E’ la parola d’ordine. Dedicate del tempo a voi stesse, dedicandovi ad attività interessanti per voi, che vi coinvolgono e che possono darvi soddisfazione;
  • per il bene dei vostri figli. E’ preferibile soffrire un po’ di ansia consapevolmente, piuttosto che impedire ai vostri figli di andare in gita o in palestra, agli scout o ad una festicciola. Ve ne saranno grati in futuro e ricordate sempre che le loro prime maestre di vita siete proprio voi mamme.

Quanto più offriamo un’immagine di serenità e di accettazione incondizionata del mondo esterno ai bambini, tanto più loro saranno in grado di affrontare il mondo con la giusta tranquillità che tutti i bambini dovrebbero avere. Anche l’ansia da separazione sarà solo un gioco da sperimentare.

 

dott.ssa Rosalba Trabalzini

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