Abbigliamento e scuola, insegniamo ai nostri figli l’importanza della comodità

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Abbigliamento e scuola, insegniamo ai nostri figli l’importanza della comodità

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La scuola italiana pubblica non prevede l’utilizzo della divisa o di un grembiule, si rende quindi necessario pensare ad un abbigliamento consono alla reale capacità del bambino. Mandare un ragazzino a scuola in abiti “borghesi” coinvolge infatti tutta una serie di dinamiche e motivazioni. Il piccolo deve essere comodo, adeguato alla temperatura spesso elevata nelle aule; deve poter gestire da solo gli indumenti, essere pulito ogni giorno e, perché no, approvare quello che indossa. Infatti, soprattutto da una certa età in poi, la sicurezza in se stessi e il modo di porgersi agli altri passa anche attraverso l’abbigliamento. Ecco quindi come la scelta degli indumenti si trasforma in un importante momento educativo per i nostri figli.

Scegliamo in base al clima
Il primo consiglio riguarda l’organizzazione. Al mattino il tempo è poco, tutta la famiglia è di fretta e non di rado davanti all’armadio e ai cassetti aperti scoppiano furibonde discussioni su ciò che deve essere indossato. Al nostro bambino piacciono i bermuda lisi e forati e vorrebbe indossarli proprio il primo giorno di scuola, nostra figlia pretende i sandali aperti quando fuori piove. Per non parlare di colori e abbinamenti. E’ preferibile dedicare cinque minuti, ogni sera, alla scelta dell’abbigliamento per il giorno seguente. Basiamoci sulle previsioni quotidiane: è sufficiente fare un giro sulle previsioni del tempo tra le nostre pagine, sarà divertente farlo insieme ai nostri bambini per scoprire se, il giorno seguente, ci sarà il sole o la pioggia, se farà fresco o è previsto un aumento della temperatura. Saremo così in grado di scegliere insieme ai nostri bimbi l’abbigliamento più indicato per il tempo che sarà. Una volta verificate le condizioni meteo, passiamo alla scelta degli indumenti: permettiamo ai ragazzini di esprimere la loro personalità e creatività anche attraverso i vestiti, ovviamente sempre facendo attenzione al buon senso.

Privilegiamo la praticità
Che cosa far indossare loro? Il consiglio è preferire indumenti pratici soprattutto se i bambini iniziano la scuola dell’infanzia, ma anche per i ragazzini delle elementari. I nostri figli dovranno star seduti per delle ore davanti ad un banco, la comodità è quindi necessaria, devono sentirsi liberi durante le ore di gioco o di movimento. Inoltre, a scuola i bambini si dedicano alla pittura, al modellismo, giocano all’aperto e pranzano in mensa: è facile, insomma, sporcarsi e perfino rovinare gli indumenti stessi. È quindi il caso di far indossare loro abiti non eccessivamente costosi e, soprattutto, facilmente lavabili anche ad alte temperature. Inoltre, i bambini a scuola imparano ad utilizzare la toilette da soli e quindi, a vestirsi e a svestirsi in modo autonomo. E’ importante agevolare il processo di maturazione e di apprendimento, anche proponendo loro indumenti semplici da gestire. Avere a che fare con piccoli bottoni, cerniere, bretelle, cinture, lacci metterà in difficoltà i bambini, soprattutto i più piccoli. Al contrario, scarpe con il velcro, tute con l’elastico in vita, T-shirt prive di bottoni e felpe sono più pratiche anche per un bambino piccolo. Grazie a questi indumenti i piccoli impareranno a gestirsi da soli e avranno più fiducia nelle proprie capacità, sentendosi così spinti a fare sempre di più e meglio.

Attenzione agli indumenti firmati
Se i nostri bambini sono più grandicelli, come per incanto inizieranno a prestare più attenzione all’abbigliamento. Dalle innocenti preferenze dell’infanzia, tutine rosa per le bimbe e robuste felpotte con i supereroi per i maschi, i ragazzini iniziano a notare come sono vestiti i compagni e, purtroppo, in età più precoce sono interessati alla famigerate “firme”. Possedere quel tipo di maglietta, di scarpe o di jeans diventa un vero diktat, soprattutto se ad indossarli è il tipetto carismatico della classe. Quindi, se possiedi quel certo indumento sei popolare, in caso contrario non sei degno di considerazione. L’abbigliamento omologato nella pre-adolescenza è sempre esistito e remare contro questa naturale esigenza di uniformità è difficile. Se, però, il “tutto uguale” riguarda gli abiti firmati e quindi costosi, è importante porre un freno: non tanto e non solo per il prezzo di questo abbigliamento, ma per il significato attribuitogli. È importante crescere i bambini con il principio in cui la sostanza ha il vero valore e non la semplice apparenza. Tratteniamoci quindi dalla tentazione di far indossare capi d’abbigliamento firmati ai nostri bambini, a scuola non ne hanno bisogno. Il rischio del dare troppa importanza al look potrebbe far credere loro che l’esteriorità sia più importante dell’intelligenza, della voglia di impegnarsi nella scuola e nello sport, nel trovarsi nuovi amici, nell’essere… se stessi.

Sahalima Giovannini

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