Quando nostro figlio viene invitato per la vacanza

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Quando nostro figlio viene invitato per la vacanza

educazione in vacanza
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Per la prima volta, nostro figlio ha ricevuto dalla famiglia del suo migliore amico un invito a trascorrere qualche giorno insieme, nella casa al mare o in montagna. Il bambino è entusiasta al pensiero dell’avventura che lo aspetta, ma prima di accettare è bene essere sicuri che sia pronto per trascorrere qualche tempo, lontano dalla famiglia e soprattutto inserito in un nuovo nucleo famigliare, con dinamiche e regole un po’ diverse.

 

Nostro figlio è davvero pronto ad essere ospitato?

Dopo gli ovvi ringraziamenti, prima di accettare è bene pensare se il bambino sia davvero pronto a stare via di casa, anche solo per qualche giorno. In primo luogo, si deve capire se il piccolo è completamente autonomo: deve essere in grado di lavarsi, vestirsi da solo, oltre a essere capace di tenere un minimo in ordine i propri oggetti personali. Certamente la famiglia ospite non pretenderà che il bambino faccia il letto da solo, ma non sarà felice di vedere indumenti sporchi e scarpe lasciate ovunque. Quindi è necessario che il bambino impari a ritirare i vestiti usati in un sacchetto che riporrà nel borsone. Meglio evitare di lasciare andare il bambino se ha qualche disturbo che lo potrebbe mettere a disagio, per esempio se soffre di enuresi notturna oppure se è soggetto a incubi o altri disturbi del sonno. In questi casi si potrà gentilmente declinare l’invito, ammettendo che il figlio non è ancora pronto. Si deve anche essere sicuri che il piccolo, dopo l’entusiasmo iniziale, non inizi a soffrire di nostalgia di casa, lasciandosi andare a crisi di pianto che mettono in difficoltà la famiglia.

 

Poche regole di convivenza

Se si è sicuri che il bambino sia pronto cosa che di solito avviene attorno ai sei-sette anni di età, è bene attrezzarlo perché sia in grado di gestirsi da solo. Un borsone leggero e capiente conterrà abbastanza indumenti per ciascun giorno di vacanza, meglio se in sacchetti divisi giorno per giorno. Se il piccolo ha esigenze particolari, per esempio deve assumere medicinali oppure deve evitare determinati alimenti perché è soggetto, per esempio, a celiachia o intolleranze. In questo caso sarebbe opportuno fornire alla famiglia ospitante un sacchetto degli alimenti dietetici, per non mettere in difficoltà chi si occupa della cucina. Per quanto riguarda le raccomandazioni, al bambino vanno ricordati i fondamenti dell’educazione, ossia chiedere per favore, rispondere grazie e dare sempre il buongiorno al mattino e la buonanotte alla sera. Si deve anche spiegare che sarà trattato molto bene perché è l’ospite, ma questo non lo autorizzerà a essere prepotente con l’amico, usando i suoi giochi come se fossero propri. Alla fine della vacanza, un piccolo regalo come offrire il gelato a tutta la famiglia oppure comprare un mazzo di fiori alla mamma lascerà un perfetto ricordo di  un bambino adorabile.

 

Giorgia Andretti

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