Lo ha scoperto uno studio della onlus statunitense Group Health Cooperative, pubblicato dall’American Journal of Managed Care. I ricercatori hanno esaminato i dati di oltre 20mila bimbi tra il 1999 e il 2006, verificando il rispetto o meno delle visite di controllo raccomandate fino a tre anni. Al termine dello studio è emerso che il 4% dei bambini aveva avuto almeno un ricovero in ospedale, percentuale che saliva al 9% per i bimbi con disturbi cronici, polmonite e asma sono risultate le cause più frequenti. I bambini che avevano saltato più di metà delle visite in programma avevano una probabilità da 1,2 a 2 volte maggiore di andare in ospedale, mentre fra quelli con malattie croniche il rischio è risultato addirittura triplo. Nelle visite di controllo vengono valutate ed impostate importanti misure di prevenzione finalizzate ad evitare il ricovero ospedaliero.
Ad ogni bambino il suo pediatra
Approfittiamo dunque della disponibilità dei nostri pediatri italiani, tanto più che, nel nostro paese, l’assistenza sanitaria a bambini e ragazzi non ha uguali nel resto del mondo. Pochi paesi, infatti, garantiscono assistenza a tutti i bambini in modo continuo e gratuito, come avviene in Italia, fino a 14 anni e in alcuni casi fino a 16. La legge italiana, dal 1978 stabilisce che tutti i bambini italiani, fino al compimento del 14° anno di età, hanno il diritto di essere assistiti da un medico specialista in pediatria, in modo del tutto gratuito. Il pediatra si occupa dei piccoli per conto del Sistema Sanitario Nazionale, come libero professionista, attraverso un contratto che si chiama Convenzione. Attualmente, sono circa 7.000 gli studi medici pediatrici sparsi su tutto il territorio nazionale. I genitori possono scegliere un pediatra presso gli Uffici Anagrafe della propria Azienda Sanitaria Locale, fin dal primo giorno di vita del bambino. In alcune città italiane, l’elenco dei pediatri disponibili, più vicini al luogo di abitazione della famiglia, possono essere consultati già presso il reparto maternità in cui è nato il piccolo. Se nel proprio ospedale non è possibile, all’ufficio per la scelta del pediatra della Asl sono sempre presenti gli elenchi pubblici e aggiornati dei pediatri convenzionati del distretto sanitario o del Comune in cui la famiglia del bambino risiede o ha il domicilio sanitario. Allo sportello il genitore riceve i nominativi di alcuni pediatri disponibili nelle vicinanze di casa ed effettua la sua scelta, anche in base a eventuali indicazioni ricevute dall’operatore. Per scegliere il pediatra è necessario presentare il certificato di nascita del bambino e il certificato di residenza, oppure un modulo di autocertificazione compilato da uno dei genitori.
Le funzioni del pediatra
Il pediatra svolge una serie di ruoli nei confronti dei propri assistiti: la cura delle malattie, la prevenzione e l’educazione sanitaria, tenendo conto anche dei fattori sociali, famigliari e psicologici che si riflettono sul benessere di un bambino. Il pediatra a tale scopo effettua visite in ambulatorio e, se necessario, anche a domicilio. Inoltre, prescrive esami, accertamenti, visite specialistiche e cure particolari, per esempio quelle di tipo termale. Tiene i contatti con altri specialisti per seguire un bambino sottoposto a determinate cure, coordinando la cura stessa e i controlli successivi. Lo specialista effettua bilanci di salute alle diverse età, controllando che la crescita fisica, psichica e sensoriale sia in armonia con parametri di riferimento considerati nella norma, per cercare di individuare eventuali handicap neuro sensoriali. Per ciascun assistito compila e aggiorna una scheda sanitaria pediatrica individuale e il libretto sanitario del bambino. Inoltre, attraverso il controllo dei bimbi assistiti partecipa a controlli di massa per la diagnosi precoce di diversi tipi di malattie dell’infanzia.
Qualche dritta per scegliere il pediatra
Il pediatra è insomma a totale disposizione del bambino e della famiglia. Sono molti, però, i genitori a lamentarsi che fissare le visite per tempo è difficile e che i tempi di attesa sono lunghi. Sarà per questo, forse, che anche in Italia non tutte le famiglie approfittano delle visite dal pediatra, anche se ne hanno tutti i diritti. Ecco allora qualche consiglio:
-Scegliere il pediatra appena possibile
-Fissare presto un appuntamento per la visita del bambino, se si può entro il primo mese di vita
-Seguire scrupolosamente il calendario di visite di controllo suggerito dal medico
-Sottoporre al medico tutti i propri dubbi, evitando però di perdersi in chiacchiere: in sala d’aspetto tanti altri bimbi attendono di essere visitati
-Evitare di affollare la sala d’aspetto con persone (nonni, amici) la cui presenza non è indispensabile
-Avere rispetto per lo studio medico, invitando i proprio bimbi a un comportamento decoroso.
-Se il piccolo non sta bene, telefonare al pediatra prima di correre nel suo studio
-Portare il bambino da uno specialista solo se il pediatra suggerisce di farlo
-Prima di portare il bimbo in ospedale, cercare di mettersi in contatto con il proprio pediatra.
Sahalima Giovannini