Invisibili e proprio per questo ancora più vulnerabili: sono i ragazzi a rischio di sviluppare malattie mentali, quelli che presentano un disagio forte, diverso dal disagio adolescenziale. I soggetti più vulnerabili sono i ragazzi autori di reati, con problemi di dipendenza, adottati o minori stranieri non accompagnati per i quali il viaggio è una concausa dello stato di disturbo psicologico. Il disagio psichico è possibile anche per i ragazzi con problematiche famigliari e relazionali. E’ responsabilità degli adulti saper cogliere e intercettare le problematiche degli adolescenti per accompagnarli nella transizione verso l’età adulta e matura e se necessario anche con l’aiuto degli specialisti della salute della psiche.
Il tema del disagio psichico in adolescenza è al centro dello studio – La salute mentale degli adolescenti – documento di studio e di proposta; il lavoro è stato presentato dall’Autorità Garante Infanzia e Adolescenza – Agia. La ricerca era finalizzata all’attivazione di un programma di interventi a garanzia della salute mentale che coinvolgesse tutti gli attori che ruotano attorno all’adolescenza: contesti scolastici, educativi e sociali, il tutto finalizzato a mettere in atto strategie di prevenzione, diagnosi precoce e intervento all’interno di servizi specialistici del territorio. Il disagio psichico esiste con un’incidenza di circa l’1%, in questi casi prima si interviene tanto più si possono attivare i rimedi psicoterapeutici e/o psico-farmacologici, se necessario, a garanzia di una buona qualità della vita. L’Autorità Garante Infanzia e Adolescenza vuole promuovere un intervento che miri alla promozione della salute mentale attraverso l’accesso alla diagnosi precoce e conseguentemente una presa in carico multidisciplinare e continuativa nel tempo, da parte di servizi adeguati, con interventi complessi e coordinati che coinvolgono la famiglia, i contesti sociali abituali e la scuola.
All’art. 6 della Carta Costituzionale si parla del – Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo – e nello specifico:
Nel rapporto dell’Agia è sottolineata la necessità di implementare la fase dell’individuazione precoce del disagio e dei disturbi psichiatrici e una valutazione corretta del rischio coinvolgendo la scuola, i pediatri e i medici di base, che sembrano sottostimare il problema fino ad arrivare in alcuni casi, ad ostacolare, le segnalazioni. Sono spesso descritte situazioni di adolescenti con gravi patologie non conosciute dai servizi, oppure ritardi nelle segnalazioni che compromettono l’efficacia dell’intervento terapeutico. Gli esperti auspicano una congrua assegnazione di risorse per la salute mentale in adolescenza, così da attivare un raccordo tra istituzioni e professionisti coinvolti. Sul tema è intervenuta anche la Società italiana di Pediatria, evidenziando come sia importante la formazione dei pediatri, perché insieme ad altre categorie che hanno a che fare con l’universo degli adolescenti sono quelli che hanno un primo contatto e possono capire i primi segnali del disagio mentale.
Dottoressa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico guidageitori.it