La giornata di un bambino piccolo è fatta di piccoli gesti, impariamo a eseguirli bene

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La giornata di un bambino piccolo è fatta di piccoli gesti, impariamo a eseguirli bene

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Quanto impegno richiede un bambino piccolo! Prenderlo in braccio, nutrirlo, vestirlo, fargli il bagno e farlo sorridere sono gesti quotidiani, ma non è detto che una mamma si senta perfettamente in grado di svolgerli. Il più delle volte si sente impacciata soprattutto se è fin troppo assistita da mamme, suocere e sorelle che impartiscono consigli non richiesti. Può, infatti, temere di non manipolare il bambino in modo corretto e a volte non riesce a imporre la propria volontà in termini dell’accudimento del piccolo. Ecco allora qualche consiglio pratico su come gestire un neonato nelle prime settimane di vita. All’inizio potrà sembrare un po’ complicato, ma con il tempo tutto diventerà più facile.

Prenderlo in braccio e cullarlo
Quando si prende in braccio il piccolo, non dimentichiamolo, ha bisogno di essere rassicurato. Sussurriamogli parole dolci, con voce calma e serena e guardiamolo come per infondergli sicurezza. Il modo migliore per prenderlo in braccio è passargli una mano nel fondo schiena per sostenere schiena e sederino; con l’altra mano si sorregge invece la testa e collo. Sollevando il bimbo, è bene usare molta delicatezza: fino a otto settimane di vita, infatti, i muscoli del collo non sono ancora sufficientemente sviluppati per sorreggere il peso del capo.
Altrettanta cautela si deve avere quando il bambino viene posto sul fasciatoio, sul lettone o nella culla: schiena, testa e collo vanno sostenuti con un braccio. Il palmo della mano deve essere ben aperto per sostenere la testa in tutta sicurezza. Una volta adagiato sul piano, si sfila la mano da dietro al sederino e si usa anche questa per sostenergli la testa mentre la si appoggia sul cuscino, il più delicatamente possibile. Dopo aver sollevato il piccolo, è il momento di cullarlo: la testina può poggiare nell’incavo del braccio leggermente inclinato, oppure sulla spalla. Con il polso e la mano dello stesso braccio si circonda la schiena, mentre l’altro braccio sostiene il sederino e le gambe: in questa posizione, nostro figlio potrà guardarci e ascoltarci mentre lo culliamo.

Come vestirlo e svestirlo
Per infilargli e sfilargli gli indumenti intimi, innanzitutto è necessario preparare l’ambiente: la stanza deve essere ben riscaldata, lontana da correnti d’aria, se infreddolito il piccolo potrebbe mettersi a piangere. Evitiamo anche la fretta eccessiva, rischia di mettere a disagio e spaventare il bambino. Inutile dire che è necessario controllare che il pannolino sia perfettamente pulito. Si appoggia il piccolo su una superficie non scivolosa, si allarga il body con le dita e lo si abbassa lentamente sul capo del piccolo, fino a farlo scendere sotto il mento. Si allargano le maniche e si fanno scivolare dentro le braccine. Per togliere il body, il bambino si pone sullo stesso piano e poi si infila una mano sotto il tessuto per raggiungere il gomito. Lo si afferra dolcemente e si fa scivolare il tessuto sul suo pugnetto. La stessa operazione va eseguita per l’altro braccio. Quando le braccia sono libere, si afferra il body con entrambe le mani in modo che nessun lembo possa graffiargli il viso ed infine viene sfilalo dalla testa.

Mettere e togliere la tutina
Prima di tutto, si slacciano i bottoni automatici. Si solleva il bimbo e si pone la tutina pulita sotto di lui, con il colletto in corrispondenza del collo. Prima si infilano le gambe, controllando che le dita non siano impigliate dentro la stoffa, raccogliendo il tessuto e facendo entrare un piedino per volta. Si tira su dolcemente la tutina fino al cavallo. Quindi si allarga il polsino, raccogliendo la manica si infila la manina. La tutina si tira sulle spalle e si chiudono i bottoni automatici.
Nello sfilarla, si slacciano prima i bottoni automatici, quindi si piega una gamba e si fa scivolare il tessuto sui piedi. È bene fare attenzione a non piegare o schiacciare le dita dei piedi. Si ripete la stessa operazione con l’altra gamba. Poi si infila una mano dentro la manica e si tira fuori dolcemente il gomito. Si ripete lo stesso procedimento con l’altro braccio. Infine, sostenendogli la testa con una mano, si toglie da sotto la tutina.

L’ora della nanna
La prima regola da osservare: il bimbo non va mai messo a pancia in giù. Recenti studi hanno dimostrato che questa posizione provoca una pericolosa compressione sul diaframma e potrebbe impedire al piccolo di respirare bene. La posizione ideale è quella supina, cioè sulla schiena e nessun timore dovrebbe impedirla: eventuali problemi di rigurgito vengono risolti spontaneamente, i neonati sono in grado di girare la testa di lato per liberarsene. Per quanto riguarda il momento di dormire, sappiamo bene che l’ora della nanna è un momento critico per molti bambini. Esistono però una serie di accorgimenti per rendere l’ambiente più confortevole.

– La stanza deve essere alla giusta temperatura, compresa tra i 18 ed i 20°;
– Il piccolo dovrebbe essere messo nel suo lettino dopo il bagnetto della sera: il tepore dell’acqua contribuisce a rilassarlo e in più sarà pulito e asciutto;
– Anche se molto piccolo, la mamma può raccontare la sua giornata o leggere qualcosa: la sua voce ha su di lui un effetto rilassante;
– Una volta addormentato possiamo uscire dalla stanza ma non prima di esserci accertate che il bimbo respiri regolarmente e che il, Baby Control, si acceso. Quest’ultimo accessorio ci permette di sentire i suoni emessi dal bambino pur essendo in una stanza diversa.

Sahalima Giovannini

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