Non fumare, non bere alcolici e tenere sotto controllo il peso sono le raccomandazioni rivolte a tutte le donne che decidono di avere una gravidanza e a tutte quelle che hanno appena scoperto di essere in stato interessante. L’uso costante delle sostanze e l’eccesso di alimentazione possono essere la causa di un’interruzione spontanea di gravidanza oltre che di infertilità.
Prendersi cura di se stesse
Le raccomandazioni dovrebbero essere ancora più incisive a seguito della ricerca condotta nell’Università di Copenaghen dall’equipe della dottoressa Anne-Marie Nybo Andersen e pubblicato sulla rivista – An International Journal of Obstetrics and Gynaecology. La ricercatrice ha studiato gli stili di vita di ben 91.427 gestanti, lavoro unico nel suo genere, per capire come prevenire gli aborti spontanei. Tra tutte le gravidanze esaminate il 3,5% sono terminate con un aborto spontaneo e di queste la maggior parte erano donne fumatrici, in sovrappeso e consumatrici, anche occasionali, di bevande alcoliche. Gli esperti hanno stimato che oltre il 25% degli aborti spontanei possono essere evitati promuovendo azioni di prevenzione mirate agli stili di vita. Oltre al peso, al fumo e al consumo alcol, le gestanti dovrebbero evitare i turni lavorativi di notte e, qualora possibile, si consiglia di iniziare la gravidanza prima dei 30 anni. Queste due ultime raccomandazioni non sempre possono essere gestite dalle donne sia per motivi lavorativi sia per motivi personali. Il dato rassicurante della ricerca è che, però, almeno in parte, la salute del feto può essere gestita dalla mamma con le corrette scelte di vita.
Perché fumo e alcol fanno male
Nonostante campagne antifumo a livello mondiale, sono ancora troppe le donne fumatrici eppure dovrebbero smettere, almeno coloro che sono in gravidanza, per la propria salute e per quella del bambino che aspettano. Fumare fa accumulare nel sangue una grande quantità di sostanze tossiche che vanno a danneggiare oltre il sistema cardiorespiratorio e quindi, un ridotto apporto di ossigeno all’embrione in fase di sviluppo provocandone l’aborto appunto, anche un alterato controllo ormonale della gravidanza stessa. E’ stato infatti accertato che la sigaretta può aumentare il rischio di infertilità non solo nella donna ma anche nell’uomo, la nicotina influenza l’equilibrio ormonale con alterazioni del ciclo ovulatorio. Lo stesso si può dire dell’alcol, pur rientrando tra la categoria alimento, in gravidanza si trasforma in sostanza tossica per il feto. Negli anni passati una serie di anomalie nello sviluppo dei feti si pensava fossero dovute al danneggiamento degli spermatozoi o a fattori ereditari, oggi sappiamo che tutta una serie di disturbi del feto sono correlati alla FASD – Spettro dei disordini feto-alcolici. Alcune di queste anomalie possono diventare incompatibili con la vita ed è l’organismo stesso che elimina il prodotto del concepimento non idoneo alla sopravvivenza attraverso un aborto spontaneo. A differenza degli uomini, le donne hanno un contenuto totale nel corpo di acqua inferiore ed a parità di quantità di alcol assunta tra uomo e donna, nella donna la concentrazione di alcol sarà sempre maggiore. Alla luce di questa conoscenza, la donna in gravidanza farà arrivare all’embrione un quantitativo di acetaldeide talmente elevato da danneggiare lo sviluppo neurofisiologico. La probabilità di danneggiare l’embrione è in diretto rapporto con la quantità di alcol ingerita ed il periodo della gravidanza: i danni più gravi si verificano nei primi tre mesi di gestazione.
Uno stile di vita semplice e sano
È quindi opportuno che la futura mamma cerchi di eliminare l’abitudine al fumo e all’alcol se ha a cuore la salute del suo bimbo, ricorrendo anche all’aiuto del medico ed ai vari sistemi a disposizione per la disassuefazione. Per quanto riguarda l’alcol è sufficiente convincersi che eliminarlo dalla dieta è il primo passo per regalare benessere al proprio bambino. Sicuramente nutrirsi bene aiuta, soprattutto perché fornisce all’organismo le sostanze che servono al bambino per costruire il proprio sistema immunitario. Via libera alla sana e varia alimentazione e soprattutto nelle giuste quantità, quindi: pesce, carne magra e ben cotta, latticini, frutta sbucciata e verdura ben lavata o cotta. Quest’ultimo accorgimento è importante perché evita alla mamma di contrarre la toxoplasmosi, un’infezione dovuta a un batterio che si annida proprio nei vegetali crudi non lavati e in certe carni crude: anche questo è un modo per proteggere il bambino da infezioni e garantirgli uno sviluppo sano e sicuro.
Sahalima Giovannini