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Quando il primo figlio arriva dopo i 40 anni

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Sono sempre più numerose le donne che, nel nostro paese, decidono di diventare mamme dopo i 40 anni. Qualche controllo medico in più è necessario per una gravidanza vissuta nella totale tranquillità.

Sono sempre più numerose le mamme quarantenni nel nostro paese. Secondo recenti dati statistici, l’Italia e’ il paese occidentale con la maggiore incidenza di nascite da madri over 40: 4,6% nel 2005, con punte del 7,2% in Sardegna e valori oltre il 6% in alcune grandi province come Bologna, Firenze, Genova e Roma. La tendenza, quindi, non accenna diminuire. Criticare è facile, ma non è detto che avere un figlio a 40 anni o più sia un capriccio, una dimostrazione di immaturità o una semplice voglia di dimostrare di essere ancora giovani e capaci di dare la vita. La biografia di ciascuna donna avrebbe tanto da raccontare: alcune sono costrette a rimandare l’appuntamento con la cicogna perché non hanno ancora trovato la stabilità economica, il compagno giusto, perché non hanno un lavoro o una casa sicura. Altre, al contrario, non si sentono pronte. La spinta biologica alla maternità è assolutamente naturale, quindi sono tante le donne che, al giro di boa degli “anta” desiderano con tutte loro forze di avere un bambino, magari il primo, per qualcuna il secondo o… il terzo. Essere mamme a 40 anni è una esperienza totalmente diversa: la gravidanza viene vissuta con una consapevolezza e, forse, una gioia maggiore, ben coscienti del valore di quel figlio così sognato, desiderato e magari atteso a lungo.

Qualche controllo in più dopo i 40
In realtà, diventare mamma non è più così semplice come lo era a trent’anni e soprattutto a venti. Le probabilità di restare incinta dopo un anno di rapporti non protetti scende al 65% circa, contro l’80% dei trent’anni e anche i successi con la fecondazione assistita sono più rari. Non per questo, però, ci si deve deprimere o, peggio, arrendere. Lo stress conseguente a una delusione, per la mancata gravidanza, mette in moto nell’organismo sostanze, come il cortisolo, che influiscono sulla produzione ormonale, creando ulteriori squilibri nemici della fertilità. È bene quindi cercare di essere il più serene possibile, seguendo i consigli del proprio ginecologo ed essere pronte a reagire davanti ad un possibile aborto spontaneo. La successiva gravidanza potrà avere luogo con maggiore probabilità se la donna è tranquilla e non si lascia sopraffare dall’ansia. Questo stato emotivo deve essere contrastato anche quando il test di gravidanza è positivo ed il medico conferma con l’ecografia e la visita che tutto sta andando per il meglio. Il buon andamento della gravidanza può essere confermato da esami più approfonditi come ad esempio la villocentesi o l’amniocentesi, test sui cromosomi che permettono di individuare o di escludere una vasta gamma di malattie. Del tutto gratuiti dopo i 36-40 anni e senz’altro consigliati, non sono obbligatori perché una donna deve poter essere libera di eseguirli o meno.

Una gravidanza molto speciale
Le visite ginecologiche devono avere una cadenza mensile per rilevare i parametri di crescita del feto: misurazione della pressione ed esami di sangue e urine per la mamma. Una quarantenne, dal punto di vista fisico, non deve certamente essere considerata una gestante “sorvegliata speciale”, anche se i controlli debbono essere più accurati. Oggi, una donna di 40 anni, non ha nulla da invidiare alle più giovani. Le quarantenni sono ben attente al loro corpo, sono donne che si nutrono bene, si muovono ed hanno cura della propria salute generale, spesso dimostrando molti anni in meno. Una buona forma fisica è la base per l’esito positivo della gravidanza. Coloro che sono in forma hanno una pressione arteriosa regolare e il giusto livello di glicemia nel sangue. Tutto questo si accompagna a un ridotto di rischio di ipertensione arteriosa gravidica, che espone a disturbi come gestosi e parto prematuro. E si rischia meno anche il diabete gestazionale, una condizione accompagnata proprio dall’eccesso di zuccheri nel sangue. È importante mantenere nei mesi questa forma fisica, non eccedendo nell’alimentazione, nutrendosi in modo sano e assumendo le eventuali integrazioni che sono consigliate dal ginecologo.

La gioia di essere mamma
A parte gli aspetti di salute, diventare mamma a 40 anni è una dimensione unica. E questo, a detta di coloro che ci sono passate o che stanno vivendo in questo periodo la gravidanza. La situazione sentimentale è stabile e la relazione con il partner ormai rodata e affiatata. Il lavoro è sicuro e spesso regala soddisfazioni non solo economiche e sicuramente non secondarie, quando ci si prepara ad accogliere un figlio. Ci si sente più sicure, si è più mature e consapevoli e si può contare su una maggiore fonte di energie emotive. Il tutto per accogliere al meglio un bambino, che arriva appunto come un regalo inaspettato, ma capace di far sentire ancora giovani e portatrici di vita. Certo, ci sono anche gli aspetti più difficili, come il pensiero delle notti insonni, delle pappe e del pannolino. Per chi non è mai stata mamma prima, tutto questo può rappresentare una sfida, un mettersi in gioco che riempie di energia, mentre chi ci è già passata può ritrovare emozioni nuove e scoprire quanto sia meraviglioso regalare al mondo una nuova vita da crescere, educare e coccolare.

Giorgia Andretti

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