La pre-eclampsia è una situazione molto seria della gravidanza. Può manifestarsi un caso ogni dieci e, in uno di questi può presentarsi con una sintomatologia decisamente grave. La pre-eclampsia, conosciuta anche con il termine più diffuso di gestosi, è caratterizzata da alterazioni dei vasi sanguigni e della placenta, con effetti dannosi per la circolazione del sangue della mamma e nello scambio di ossigeno e nutrimento al bambino. Ad essere in pericolo è il benessere di entrambi.
Pressione arteriosa troppo alta ed elevati livelli di proteine nelle urine possono essere un segnale di allarme della pre-eclampsia, condizione che può evolvere gradualmente o esordire all’improvviso dopo la 20esima settimana di gestazione. I primi sintoni possono essere aspecifici: come mal di testa, gambe gonfie, offuscamento della vista e alcune volte sono addirittura assenti. Quindi è difficile diagnosticare in anticipo il problema: sicuramente è possibile effettuare gli esami delle urine per individuare la presenza di proteine e misurare la pressione arteriosa, ma non è sufficiente se il problema è già presente. Oggi però esiste un test che permette di scoprire il problema per tempo. Si tratta di un test di screening, disponibile in un ospedale pubblico di Roma, il Fatebenefratelli Isola Tiberina, in convenzione col servizio sanitario nazionale: è sufficiente un prelievo del sangue, tra l’11esima e la 13esima settimana di gravidanza. Può essere effettuato come unico test, sia in presenza che in assenza di fattori di rischio, oppure insieme con al bi-test, esame preposto alla valutazione del rischio di alterazioni cromosomiche del feto.
Attraverso il prelievo del sangue è quindi possibile predire la pre-eclampsia con un livello di accuratezza del 93% e procedere subito agli ulteriori approfondimenti per un intervento precoce attraverso la prescrizione di farmaci, in grado di ridurre del 30% lo sviluppo della malattia. Nel corso di questo mese di febbraio, tutte le donne che prenoteranno entrambe le analisi in combinata: Bi-test e Test predittivo per la pre-eclampsia, potranno eseguire gratuitamente il NIPT. Quest’ultimo test non invasivo è basato sul DNA fetale libero circolante, per lo screening delle più frequenti anomalie cromosomiche del feto: trisomia 21,1 8, 13, con livelli di sensibilità e specificità superiore al 99%. Nell’Ospedale, dove nascono ogni anno circa 3200 bambini, nell’Ambulatorio ostetrico del primo trimestre potenziato, ora è possibile programmare già alla prima visita un calendario della gravidanza con tutti gli esami previsti fino al nono mese, così da avere già predisposte tutte le relative impegnative. Inoltre, in collaborazione con i neonatologi, è già possibile eseguire un esame con il servizio sanitario nazionale, dedicato all’ecocardiografia fetale per la diagnosi delle malformazioni cardiache. Nuove diagnosi ed un accompagnamento programmato in tutti i momenti per la salute della mamma e del bambino rendono sicuramente la gravidanza più serena.
Lina Rossi