Diabete, ipertensione e disturbi cardiaci: tutti i rischi dei figli delle mamme sovrappeso

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Diabete, ipertensione e disturbi cardiaci: tutti i rischi dei figli delle mamme sovrappeso

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Problemi come chili di troppo, colesterolo, glicemia in eccesso, diabete e ipertensione sono in aumento nel mondo occidentale, purtroppo, anche in età giovanile. Per questo gli esperti dell’infanzia raccomandano l’importanza di una corretta educazione alimentare fin dai primi mesi dello svezzamento. Ebbene, la nutrizione sana fin dalla tenera età è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per garantire il buono stato di salute. Il benessere di un bambino inizia molto prima di venire al mondo, ossia quando è ancora in stadio di feto. Se, infatti, la mamma è normopeso, attiva, senza problemi di colesterolo o di grassi in eccesso, il bambino che nascerà avrà buone probabilità di essere normopeso e di non andare incontro al sovrappeso, riducendo di conseguenza il rischio di disturbo cardiovascolare. Al contrario, i chili di troppo accumulati dalla mamma possono incidere negativamente. I nati da donne un po’ troppo in carne hanno un peso alla nascita superiore alla media e, nella vita adulta, possono andare incontro a problemi come ipertensione, glicemia e colesterolo alto.

Mamma sovrappeso, figli obesi
Lo ha dimostrato uno studio condotto dall’Università di Gerusalemme, in collaborazione con la University of Washington a Seattle, sotto la supervisione del dottor Hagit Hochner. Gli esperti hanno coinvolto ben 1400 persone di 32 anni, nate da donne in sovrappeso, sottoponendoli ad accurata anamnesi e a test medici. È stato così possibile notare che gli individui più “in carne” erano nati da donne che, in gravidanza, avevano accumulato un po’ troppo peso, più dei dieci chili considerati nella norma dai ginecologi. In particolare, un aumento di 14 chili o più durante i 9 mesi, aumentava notevolmente l’indice di massa corporea dei figli, rispetto a quello dei nati da mamme il cui aumento di peso era rimasto entro il range dei 9 chili di aumento di peso. I figli di una gestante in sovrappeso avevano anche i fianchi mediamente più larghi di diversi centimetri rispetto ai nati da donne normopeso. Questi stessi giovani sono destinati a soffrire di più di pressione alta, diabete, disordini metabolici e cardiovascolari. Insomma, le donne in attesa devono cercare di combattere il sovrappeso, iniziando già da prima del concepimento del piccolo. Il ginecologo potrà poi fornire suggerimenti su come evitare l’eccesso di peso in gravidanza.

Qualche consiglio per controllare il peso
Pretendere che una donna in attesa segua una dieta è un po’ troppo, ma qualcosa si può fare: è bene imparare a cucinare i propri cibi preferiti, che danno energia e gratificano il morale, in modo più sano e leggero, ma non per questo meno gustoso. Cuocere la carne e il pesce nell’olio o nel burro li rende certo più saporiti, ma, sommandosi ai grassi normalmente contenuti in questi cibi, i condimenti rendono i piatti fin troppo ricchi di calorie. Un cucchiaio di olio fornisce 90 calorie, l’equivalente di burro poco meno ma in compenso espone all’aumento di colesterolo nel sangue. I grassi, se non vengono bruciati da un’attività fisica regolare, restano in circolo nel corpo, favorendo la formazione dei cuscinetti adiposi. Per insaporire carne e pesce impariamo a usare le spezie e le erbe. Il loro apporto calorico è pari allo zero e il gusto dei piatti è garantito. Oltre alle erbe classiche nostrane come basilico, prezzemolo, timo, rosmarino, alloro e origano si possono provare anche le spezie esotiche come la cannella, la menta, il cumino, i vari tipi di curry. La soia, la senape, l’aceto balsamico, poi, con un bassissimo apporto calorico riescono a regalare più sapore anche a piatti semplici come la fettina di carne alla griglia e l’insalata mista. Il metodo di cottura è altrettanto importante: al vapore, al cartoccio, al forno o nella pentola a pressione, i cibi resteranno più magri e gustosi perché quest’ultimo metodo di cottura impedisce alle sostanze nutritive di disperdersi. Pasta, pane e riso sono importanti perché forniscono alla mamma e al bambino la giusta dose di energia: basta limitarsi a porzioni medie, 70 grammi di pastasciutta o risotto al giorno più un panino, e preferire condimenti leggeri, di verdure e pomodoro fresco.

Le buone abitudini di tutti i giorni
In gravidanza a volte si accumula peso in eccesso perché l’appetito aumenta, ma quanto di questo è vera “fame” e in che misura, invece, si mangia per golosità, tensione o perché si è indulgenti verso se stesse, visto che si aspetta un bambino? E’ bene capirlo, anche per evitare di ingrassare. Si può fare una passeggiata all’aperto, tra l’altro aiuta la circolazione, lavarsi i denti con un dentifricio alla menta, concedersi una seduta dal parrucchiere. È utile anche comprare un abito carino che esalti le nuove forme: nei negozi pre-maman si trovano modelli deliziosi e, solitamente, provare capi nuovi fa venire voglia di curare di più la linea, anche in vista del dopo-parto. D’altra parte, è importante mangiare solo quando si ha appetito, ma non una fame da lupo, per evitare di rimpinzarsi fino a scoppiare. Vanno evitare le calorie vuote, cioè cibi come cioccolato, dolci, patatine fritte, che non nutrono e apportano davvero troppi grassi e calorie. Al contrario, a portata di mano è bene tenere snack sani come frutta fresca, verdure ben lavate da sgranocchiare ed un bicchiere di latte magro, per fare incetta di vitamine e minerali.

Sahalima Giovannini

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