Cessa di vivere dopo un parto cesareo, per gli esperti l’intervento è sicuro

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Cessa di vivere dopo un parto cesareo, per gli esperti l’intervento è sicuro

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Una giovane mamma di Crotone cessa di vivere dopo aver dato alla luce il suo bambino nato con il parto cesareo, i magistrati stanno indagando sulle responsabilità. Gli esperti rassicurano: il parto cesareo è sicuro.

Ha fatto appena in tempo a tenere tra le braccia il suo bambino nato con un parto cesareo: dopo appena 48 ore si è addormentata per sempre. È successo pochi giorni fa all’ospedale di Crotone, ad una ragazza di appena 19 anni, giunta in ospedale per partorire, secondo quanto sostengono i famigliari, in perfette condizioni di salute. Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato la cartella clinica e interrogato sanitari e personale paramedico a cui la ragazza era affidata per le cure. Il direttore sanitario dell’ospedale di Crotone, ha avviato subito una serie di accertamenti dai quali non sarebbero emerse responsabilità dirette dei sanitari. Ulteriori approfondimenti verranno comunque effettuati da una apposita commissione d’inchiesta interna all’ospedale.

La mamma sembrava stare bene
Secondo quanto è stato riferito dai parenti della giovane, la futura mamma non presentava problemi di salute, anche se era in una situazione di forte sovrappeso. Si era sentita poco bene qualche ora dopo la nascita del bambino, manifestando difficoltà respiratorie e problemi urinari. I famigliari avrebbero sollecitato un intervento immediato da parte del personale medico, ma la ragazza sarebbe stata visitata in modo approfondito solo 24 ore dopo i primi malesseri. A seguito degli accertamenti sono stati diagnosticati il collasso di un polmone e un blocco renale. La ragazza è stata subito trasferita dal reparto di ginecologia a quello di rianimazione. A seguito di un arresto cardiaco i medici sono riusciti a rianimarla ma, le sue condizioni sono peggiorate fino al suo decesso.

Per gli esperti, il cesareo è sicuro
Saranno le indagini a chiarire le cause dell’evento ma i ginecologi vogliono rassicurare giustamente tutte le donne in attesa che, in questo momento, possono giustamente preoccuparsi, soprattutto se è già stato programmato un cesareo per dare alla luce il bimbo. Infatti, assicurano gli esperti della Sidip, Società Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale, il parto cesareo è un intervento chirurgico la cui tecnica è da considerarsi di grande sicurezza. Nella maggior parte dei casi in cui si è registrata la morte materna non è stata causa del taglio cesareo, ma del taglio cesareo tardivo, quando le condizioni fisiche della mamma sono compromesse da un travaglio naturale difficile. Inoltre, pur essendo un intervento sicuro una donna può correre tutti i rischi dovuti solo alle condizioni personali, ovvero, legati ad una salute non perfetta, per problemi già esistenti e magari non diagnosticati. Nel caso della ragazza di Crotone, al momento non è quindi possibile stabilire che vi sia stata una relazione causa effetto. È importante, ovviamente, la professionalità di chi esegue un parto cesareo. Deve essere un ginecologo con lunga esperienza, che esegue di routine un alto numero di parti di questo tipo e seguito da una equipe medica preparata.

Quando è necessario, salva mamma e bambino
Gli esperti Sidip aggiungono, inoltre, la donna che si sottopone a taglio cesareo corre meno rischi del parto naturale. Se il cesareo è eseguito a seguito di una decisione e quindi programmato, evita di esporre la mamma in attesa a rischi, soprattutto in funzione delle malattie metaboliche, eclampsia e infezioni pre-esistenti. Sono fattori di rischio la presenza di placenta previa male inserita nell’utero, le emorragie e i tromboembolismi. Ma certo è che, anche in questo caso, la gestante rischia decisamente meno con il taglio cesareo che con il parto spontaneo, nella maggior parte dei casi è una garanzia di sicurezza per madre e bambino. Stiamo parlando dell’intervento chirurgico più diffuso al mondo e, anche grazie a esso, in Italia nascono pochissimi bambini cerebrolesi. È vero, nel nostro paese ben un terzo dei bambini viene al mondo con il cesareo ma questo evita danni al bambino. In Inghilterra, a confronto troviamo una percentuale più bassa di parti cesarei ma, vengono al mondo molti più bambini con problemi di paralisi cerebrali causati da difficili parti naturali voluti a tutti i costi. Laddove i parti avvengono in strutture a bassa medicalizzazione l’incidenza di paralisi cerebrali conseguenti al parto, è elevatissima, come testimonia anche l’enorme contenzioso medico-legale. Questo significa che il taglio cesareo contribuisce anche a far nascere bambini in salute senza che subiscano traumi nel corso di un parto naturale difficile.

Giorgia Andretti.

Consulenza del Prof. Claudio Giorlandino
Ginecologo, segretario SIDIP
– Società Italiana di Diagnosi Prenatale
e Medicina Materno Fetale

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