Vacanze, vediamo insieme cosa mettere nella valigia dei bambini

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Vacanze, vediamo insieme cosa mettere nella valigia dei bambini

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Quando è a casa, il nostro bambino ha davvero bisogno di tantissime cose: si sporca e cambia indumenti molto spesso, vuole tutti i suoi giocattoli, qualche volta ha anche bisogno di assumere farmaci per qualche linea di febbre. Come far entrare in un solo bagaglio tutto l’occorrente per il suo benessere? Come non fare errori lasciando a casa quell’oggetto indispensabile? I consigli arrivano dalla Società Italiana di Neonatologia.

Gli indumenti da non dimenticare
Per quanto riguarda l’abbigliamento, occorro pochi capi e molto pratici. Per i climi caldi e soleggiati, indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti, un cappellino chiaro a falda ampia per proteggere il piccolo da eventuali congiuntiviti da esposizione solare ed un maglioncino in filo per tutelarlo dall’umidità delle ore serali: questo il bagaglio minimo indispensabile per l’abbigliamento del bebè. Se invece si va in montagna, occorre qualche pantaloncino felpato e un giubbino imbottito e impermeabile: in montagna la sera la temperatura può scendere di molto. Privilegiamo gli indumenti in cotone: sono facili da lavare e una volta indossati non richiedono stiratura. Per l’igiene, servono salviette imbevute, una riserva di pannolini ed una copertina per proteggere il piccolo dall’aria condizionata e dei bavaglini, gli usa e getta sono sicuramente più pratici e detergenti antisettici per le suppellettili e gli oggetti che verranno in contatto con lui. Per farlo sentire a casa, si può portare qualche giocattolo o meglio ancora un dispositivo portatile per fargli sentire le sue musiche preferite: utili anche in viaggio.

Pochi farmaci ma scelti bene
Utile qualche farmaco: oltre alla classica soluzione fisiologica per la pulizia del naso e alla pomata contro gli arrossamenti della pelle, si può portare un antipiretico -paracetamolo in gocce, ma attenzione, solo il pediatra è in grado di prescrivere farmaci ad un bambino piccolo e va pertanto sempre consultato anche solo per qualche linea di febbre. Può essere utile confrontarsi con il medico anche prima della partenza, per un ulteriore eventuale consiglio sulla gestione del piccolo. Per prevenire le scottature, anche se è vero che la miglior prevenzione è una scarsa e mai diretta esposizione solare del neonato, i neonatologi suggeriscono di utilizzare di tanto in tanto per le zone esposte, creme con filtro fisico, ovvero contenenti minerali quali ossido di zinco o titanio che riflettono i raggi solari impedendone la penetrazione, ad alto potere filtrante e non troppo untuose, per evitare l’occlusione dei pori. Contro le punture d’insetto infine sono sconsigliati i fornelletti emanatori di sostanze potenzialmente tossiche e da evitare i prodotti repellenti da spruzzare sulla cute, quelle più efficaci, che contengono il Deet sono controindicate fino ai 12 anni. Anche sostanze profumate vanno evitate, perché possono essere un forte richiamo per gli insetti. La più corretta prevenzione, specie nelle ore serali, è quella realizzata con metodi di barriera, quali zanzariere poste su culle, carrozzine e possibilmente anche alle finestre. In linea di massima comunque è preferibile evitare le zone in cui sono presenti molti insetti, come località lacustri o tropicali, fino a quando il bambino è molto piccolo.

Sahalima Giovannini

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