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Claude e il suo cane

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Il dottor Gigi e Alba, la saggia, vengono in aiuto di un bambino per la scomparsa del suo migliore amico

Il protagonista di questa storia è Claude, un bambino di un piccolo villaggio di montagna. I genitori di Claude lavoravano tutto il giorno, lasciandolo quasi sempre da solo. Claude si era abituato a stare da solo. Non aveva fratelli e aveva ben capito che mamma e papà avevano bisogno di lavorare per poter pagare tutte le spese della casa. La piccola abitazione di Claude era lontana dalle altre, perciò egli non poteva giocare con i suoi compagni di scuola. Per fortuna, nel grande giardino della casa di Claude viveva anche un grosso cane dal pelo bianco.
Il cane non aveva un proprietario, perchè da molti anni era stato abbandonato, così la famiglia di Claude decise di accoglierlo e di dargli da mangiare. Il cane riconobbe in Claude il suo nuovo padrone, mentre Claude aveva fatto diventare quel cane il suo migliore amico, finalmente una compagnia in tante giornate di solitudine. Claude e il suo cane divennero ben presto inseparabili. Insieme giocavano, correvano, addirittura Claude raccontava al cane i suoi pensieri e i suoi segreti. Un giorno il cane, che ormai era molto vecchio, si ammalò. Stava tutto il giorno fermo sotto l’albero dove aveva la sua cuccia. Non voleva mangiare, non correva più insieme a Claude. Il bambino era disperato, aveva chiesto un aiuto ai suoi genitori, i quali ,però, tornavano troppo stanchi dal lavoro per prendere dei provvedimenti.
Così il cane lentamente moriva sotto gli occhi del suo padroncino. Una sera, dopo cena, Claude uscì di casa per andare nel giardino a trovare il suo amico. Il cane era disteso, respirava con grande fatica, e fissava gli occhi del suo padrone. Claude intuì che il cane stava per morire, si accucciò vicino a lui e disse con una voce commossa: “Ti prego non morire, non mi lasciare di nuovo solo”. Claude strinse il cane e passò tutta la notte abbracciato a lui. L’indomani il cane non si muoveva più. Claude entro in casa pieno di lacrime, gridando ai genitori, che ancora dormivano, il tragico evento. Poi si infilò nel suo letto, rimanendo lì per giorni. Non voleva parlare con nessuno, e per di più aveva il corpo pieno di pulci che gli aveva attaccato il suo cane. Gigi, il medico del villaggio, risolse il problema delle pulci e consigliò ai genitori di Claude di portare il figlio da Alba, per curarlo da quella incredibile tristezza.
Alba era una donna molto saggia di cui nessuno conosceva l’età, forse 20 anni, forse più di 100.
La gente del villaggio si rivolgeva a lei per qualsiasi problema. Alba era sempre in grado di trovare una soluzione. Il suo consiglio per risolvere il problema di Claude fu quello di comprare un altro cane che avesse il pelo bianco e che somigliasse il più possibile al vecchio cane.
I genitori seguirono il consiglio di Alba e dopo un giorno portarono nel giardino il nuovo cane.
Claude sentendo abbaiare si alzò di colpo dal letto affacciandosi alla finestra. Non riusciva a crederci, aveva visto un cane in tutto e per tutto uguale al suo vecchio amico. Improvvisamente, la tristezza svanì, e Claude corse verso il suo nuovo amico per giocarci assieme, stavolta, però, evitando di abbracciarlo per non correre il rischio delle pulci.

Gaetano Franzese

 

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