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Il ritorno di Shrek

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Cinema Con un successo annunciato l’Orco verde apre la stagione dei film dedicati ai più piccoli

Un milione e 750 mila euro di incasso in un solo giorno. E’ il record ottenuto da Shrek terzo il 22 agosto, in occasione dell’anteprima organizzata dalla Universal in alcune località italiane nelle quali sono state distribuite 480 copie del nuovo film. Rispetto alle anteprime di altri film di animazione degli anni passati è il 60% in più di quanto incassò Madagascar nel 2005 e il 225% in più di Cars nel 2006, che incassò nelle anteprime 537.000 Euro. Insomma l’apertura della stagione cinematografica dedicata ai più piccoli è stata riservata a quello che si annuncia un successo annunciato. E d’altra parte l’ironico terzo film che la Dreamworks di Jeffry Katzenberg cura con particolare orgoglio non deluderò i fan dell’orco puzzolente dal cuore generoso e della pingue verdastra-per-amore Fiona. L’amata sposa è la protagonista assoluta: tosta e mai doma saprà convincere Shrek a diventare grande, mettendo su famiglia e diventando papà.

Dopo la morte del suocero ranocchio, spirato affidandogli il regno Shrek è in crisi profonda, costretto alle crinoline del trono, quando Fiona gli annuncia di essere incinta, crolla come un ometto qualunque. Ci vorrà tutto un film e tutta la grinta di Fiona per risollevare Shrek e non far cadere il regno di Molto Molto Lontano nelle grinfie invidiose del Principe Azzurro dai capelli al solito appena fonati. La marcia in più, nella storia di Andrew Adamson, scritta da Chris Miller (anche regista) e Aron Warner, sono i continui rimandi perfidi alle favole portate al cinema da Disney: Fiona infatti, mentre Shrek è andato alla ricerca di Artie, il cugino cui affidare il regno, si ritrova a prendere il tè con le amiche, tutte vanesie: Cenerentola, Biancaneve, l’infida Raperonzolo (che poi la tradirà), La Bella Addormentata. Con Fiona, saranno però loro, decise a non tornare indietro nelle torri dorate o nelle stanze da rassettare, a guidare la riscossa e a liberare Shrek.

La storia è divertente, il finale è spassoso: Artie prende fiducia in se stesso e accetta la corona, Principe Azzurro è sconfitto, Shrek e Fiona possono tornare alla loro maleodorante amata palude. In compagnia dei loro tre baby orchetti, una femmina e due maschi, extra casinisti (se i neonati fanno macello, cosa possono fare i figli di un orco, ammette Shrek), da sorvegliare, cambiare, nutrire. E la notte? Shrek fa l’occhiolino a Fiona, salvo crollare di sonno per la stanchezza e risvegliarsi, da papà giudizioso, al primo vagito del bebè

In Rete
Il sito di Shreh Terzo

 

Matteo De Matteis

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