Sant’Ambrogio, il Natale inizia a Milano

uova con gli spinaci
Il nostro menù del giorno 07_12_2021
7 Dicembre 2021
baccala
Il nostro menù del giorno 08_12_2021
8 Dicembre 2021

Sant’Ambrogio, il Natale inizia a Milano

sant ambrogio
Condividi sui social

Sant’Ambrogio, Duomo e panettone: i tre simboli della città di Milano e dell’avvio ai festeggiamenti natalizi. In particolare, è al santo che sono dedicati i giorni del lungo ponte di inizio inverno che, insieme con la festività dell’Immacolata, per i cattolici milanesi equivalgono all’inizio dell’attesa del Natale. Oggi, le spoglie di sant’Ambrogio riposano in una antica basilica che da lui prende il nome, circondata da racconti e leggende. Scopriamo insieme qualcosa della vita del vescovo e patrono di Milano.

Ambrogio, Vescovo per acclamazione

Aurelio Ambrogio non era milanese e nemmeno italiano, ma tedesco. Infatti, era nato a Treviri, una zona della Gallia che corrisponde oggi alla Germania, da famiglia nobile, di religione cristiana, nel 340 circa dopo Cristo. Secondo la leggenda, quando Ambrogio era neonato, uno sciame di api entrò nella sua bocca, per poi uscirne senza pungerlo. Il padre interpretò il prodigio come il segno di un futuro luminoso. In effetti Ambrogio studiò retorica a Roma e con quella voce suadente come il miele delle api, quelle api che non l’avevano nemmeno sfiorato. Giunto a Milano in un periodo di tumulti, fu eletto vescovo per acclamazione popolare, nonostante non fosse un ecclesiastico, ma per la sua fama di uomo saggio e giusto. Fu vescovo della città fino alla morte, avvenuta nel 397. Donò i suoi beni ai poveri e seguì una vita ascetica, intensa di studio. Convertì e battezzò sant’Agostino che era giunto a Milano per insegnare retorica.

Le leggende su Ambrogio

Ambrogio lottò contro gli ariani e il paganesimo, inventò la preghiera cantata in forma di inno, fu precettore dell’imperatore Graziano, interdì l’ingresso in chiesa all’imperatore Teodosio che si era macchiato dell’eccidio dei cittadini insorti a Tessalonica. Questi fatti storici sono accompagnati da leggende. Una racconta che, camminando per le vie di Milano, Ambrogio si imbatté in un fabbro che non riusciva a piegare il morso di un cavallo. Nel morso infatti c’era un chiodo della crocifissione di Cristo, che il vescovo riconobbe e fece conservare. Ancora oggi si trova nel Duomo. In piazza Sant’Ambrogio, proprio davanti alla basilica si può notare una colonna con due fori: sono i buchi delle corna del diavolo, che lottò contro il Santo uscendone sconfitto. La leggenda racconta: avvicinandosi ai due fori della colonna, si può sentire odore di zolfo e appoggiando l’orecchio si avvertono terrificanti rumori infernali …

Sahalima Giovannini

Sostieni Guidagenitori.it

Il Covid-19 ha colpito al cuore anche l’economia, tutto si è fermato, pubblicità compresa, l’unica forma di sostentamento per fare e diffondere l’informazione medico-scientifica, obiettivo principale di Guidagenitori.it

I nostri giornalisti, tecnici informatici e tutti gli altri operatori che sorreggono il giornale, continuano a svolgere regolarmente il lavoro per offrire gratuitamente i servizi editoriali, nonostante le difficoltà economiche. Ecco perché il vostro contributo è prezioso.

Registrati o Accedi

Comments are closed.