Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, è tornata in vigore l’ora solare. Le lancette sono state spostate indietro di un’ora: questo significa che, al mattino, c’è più luce a scapito del pomeriggio divenuto troppo corto. Per qualche giorno, è una vera manna dal cielo. Per tutti, adulti e bambini, l’ora solare significa infatti un’ora in più di sonno al mattino, un vero piacere quando ci si deve alzare presto e correre per recarsi a scuola oppure al lavoro. La sera, però, già verso le 18 le ombre inizieranno a calare e con esse le temperature. Sarà sempre più difficile stare fuori di casa dopo la giornata a scuola e quindi si sarà meno esposti alla luce solare. Tutto questo avrà ripercussioni sul tono dell’umore: si potrà soffrire si insonnia o al contrario di sonnolenza, talvolta i due aspetti sono collegati, il tono dell’umore ne risentirà e tutti saranno un po’ più giù di morale.
Poca luce, più cattivo umore
Il problema è appunto la scarsa esposizione alla luce naturale. I raggi solari, infatti, svolgono un effetto stimolante sul sistema nervoso e favoriscono, in particolare, una ottimale produzione di neurotrasmettitori: la serotonina e la dopamina. Questi elementi svolgono varie funzioni sull’organismo, regolando il senso dell’appetito, il ritmo del sonno e, soprattutto il tono dell’umore. Non a caso, le forme depressive e ansiose si fanno sentire soprattutto nei mesi invernali e alle alte latitudini, ossia nei periodi e nei luoghi in cui l’irradiazione solare è scarsa. Anche i bambini possono avere questi problemi. Possono sentirsi stanchi, demotivati, irritabili. Tutto questo si ripercuote nei più grandicelli sui rendimento scolastico e nei più piccoli sulla serenità quotidiana alla scuola dell’infanzia, sul gioco e nelle attività ricreative. Affrontare questi piccoli problemi e risolverli significa soprattutto migliorare la qualità di vita dei bambini e rendere anche il loro organismo più forte e reattivo nel caso in cui si presentino influenza e altre sindromi invernali.
A nanna presto tutte le sere
In primo luogo, quindi, è importante sfruttare il più possibile le ore di buio per dormire un adeguato numero di ore. Nei primi giorni dopo il ritorno all’ora solare, sarà anche normale avere appetito prima la sera e anche avere l’esigenza di andare a letto prima. È giusto assecondare queste richieste dell’organismo: riprendiamo a cenare prima, non oltre le 19.30, in modo che i bambini alle 21, 21.30 al massimo abbiano in parte completato la digestione e siano in quella piacevole fase di pre-sonno che, assecondata dalla lettura di una favola o dall’ascolto di una musica rilassante, li fa scivolare nelle braccia di Morfeo. In inverno l’esigenza di sonno è infatti maggiore (basti pensare al letargo di tante specie animali): il sonno serve a mantenere attivo il sistema immunitario, ad aiutare la produzione dei neurotrasmettitori di cui abbiamo parlato ed è essenziale per fissare nella memoria dei bambini le esperienze ludiche, creative e intellettuali vissute a scuola.
Quel movimento che aiuta a stare bene
Sì a tanto sonno, quindi, ma anche a una adeguata dose di attività fisica: se possibile, l’ideale sarebbe praticarla all’aperto, quando c’è ancora un po’ di sole. Certo, per bambini che escono da scuola alle 16.30, quando in inverno è già scuro, potrebbe non essere facile. Ma non ci vuole molto: è sufficiente tornare a casa a piedi, fermandosi mezz’ora al parco vicino a casa per due corse con gli amici. Poco tempo è sufficiente per approfittare della luce naturale con tutti benefici che essa apporta. E poi c’è il fine settimana: quando anche mamma e papà sono più disponibili, è il momento di passeggiate nelle ore centrali del giorno, di giri in bici, di gioco libero all’aperto. L’attività fisica fa a sua volta aumentare la produzione di serotonina, la sostanza che dà serenità e che aiuta a stare bene. Anche il cibo, infine, può aiutare, andrebbero preferiti i carboidrati integrali: pane, riso, farro che danno dosi di energia costanti, il latte, ricco di triptofano una sostanza rilassante, il pesce che contiene acidi grassi amici del cervello e quindi della serenità. Anche un po’ di cioccolato fa bene: il cacao migliora il tono dell’umore ed è anche una merenda nutriente ed energetica.
Lina Rossi