bambina ascolta musica
La musica è una componente molto importante nella vita di ogni individuo. Ognuno di noi, quando ascolta brani musicali, vive emozioni differenti. Esistono melodie che ci aiutano a rilassarci, altre che infondono allegria, altre ancora che provocano nervosismo. Se per noi tutto questo è importante, ancor di più lo è per i nostri bambini i quali ricevono dall’educazione musicale dei veri e propri benefici che si ripercuoteranno nel corso della loro vita da adulti. Musica, suoni e melodie agiscono positivamente sull’individuo non solo dai primi mesi di vita, ma ancor prima della nascita, molti sono infatti gli effetti benefici sul feto quando la gestante ascolta musica classica e new age in gravidanza.
La musica migliora le funzioni del cervello
L’effetto della musica sul cervello è stato uno degli argomenti al centro della ricerca scientifica di questi ultimi dieci anni. Studiare musica sin da piccoli consente di migliorare le funzioni del cervello in età adulta. La capacità di ascolto sarà maggiore nei soggetti “musicalmente istruiti”, questo è quanto emerge da uno studio condotto dalla Northwestern University e pubblicato lo scorso 22 agosto nel Journal of Neuroscience. Lo studio è stato condotto su diverse categorie di persone: giovani e adulti con diversi periodi di formazione musicale, usando elettrodi per misurare l’attività cerebrale del tronco uditivo stimolato da 8 suoni complessi. Il team era formato da 45 adulti divisi in tre gruppi a seconda della loro istruzione musicale durante l’infanzia: un primo gruppo non aveva ricevuto alcuna formazione, il secondo aveva ricevuto da 1 a 5 anni di lezioni, il terzo da 6 a 11 anni, i partecipanti degli ultimi due gruppi hanno iniziato a studiare musica intorno ai 9 anni. Lo studio ha rilevato una trasformazione neurale di suoni più robusta in età adulta se si ha avuto una formazione musicale durante l’infanzia. Le risposte celebrali sono migliori per chi ha ricevuto da 1 a 5 anni di formazione musicale rispetto a chi non ha mai seguito lezioni di musica, in particolare, coloro con una formazione musicale alle spalle riescono a seguire discorsi e melodie in ambienti rumorosi, questo perché sono in grado di distinguere le frequenze fondamentali, più basse nei suoni. Quindi aver ricevuto un’istruzione musicale da bambini rende migliori ascoltatori da adulti e aumenta la capacità di apprendimento: le lezioni di musica a breve termine sviluppano l’ascolto e l’apprendimento nel lungo periodo. Il modo in cui si percepisce il suono è dettato dalle prime esperienze con i suoni. La musica, sia ascoltata che eseguita, fa molto bene all’udito e alla memoria.
La musica e l’infanzia
Sin dai primi mesi di vita i bambini, nel corso dell’esplorazione dell’ambiente circostante, sono attratti da oggetti che emettono suoni e rumori e tentano di riprodurli con voce e gesti. Basti pensare alla loro passione per libricini sonori, per giochi riproducenti versi e rumori, per le filastrocche e per l’amorevole canto della ninna-nanna che li fa addormentare. La musica permette ai bambini di svolgere una serie di attività motorie, stimola la loro immaginazione, sviluppa la capacità di inventare ed interpretare suoni, infondendo inoltre, nei piccoli il senso del ritmo e dell’armonia. Secondo la tesi di Edwin E. Gordon, massimo esperto mondiale in materia di apprendimento musicale, gli anni che vanno dalla nascita all’età prescolare sono fondamentali per lo sviluppo delle capacità musicali, in particolare è in questa fase della vita che si impara ad apprendere e a capire la musica. Affinché il bambino sviluppi la sua attitudine musicale è necessario che entri in contatto con il mondo della musica il prima possibile, nel corso dei primi tre anni di vita. Il potenziale di apprendimento musicale tende a diminuire col passare del tempo fino a stabilizzarsi intorno ai nove anni di età.
I benefici della musica in gravidanza
La musica produce effetti benefici ancor prima della nascita, il feto infatti è in grado di ricevere stimoli musicali, questo è quanto emerge da numerosi studi dedicati all’argomento. Ascoltare musica in gravidanza, oltre a costituire un’ottima tecnica di rilassamento per la mamma in attesa, permette di regolarizzare il battito cardiaco del feto agendo come un vero e proprio calmante. La musica inoltre aiuta lo sviluppo dell’area uditiva del cervello del feto. Non tutte le melodie però sono adatte, la musica maggiormente indicata è infatti la classica. Via libera dunque all’ascolto dei brani tratti dai lavori di Mozart, Vivaldi e Bach; non è da meno la new age esercita gli stessi effetti benefici della musica classica. Sin da piccolissimi e ancor prima, è quindi consigliato avvicinare i nostri bambini al mondo della musica. Il nostro compito di genitori è inoltre quello di aiutarli a sviluppare le loro attitudini seguendo le inclinazioni manifestate. Se dovessimo percepire una fascinazione musicale nei nostri figli, dovremmo assisterli nella scelta di uno strumento musicale. Potremmo iscriverli a dei corsi musicali, oppure potremmo fargli seguire delle lezioni di canto. Per quanto ci siano degli strumenti maggiormente utilizzati tra i bambini come il pianoforte, è consigliato lasciar loro la libertà di scegliere lo strumento preferito: sarà un piacere per noi vederli esprimere le emozioni strimpellando la loro chitarra, suonando il loro violino o cantando a squarciagola l’ultima melodia appresa.
Simona Marchionni