

Da dodici anni la giornata del 27 gennaio è dedicata al ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico: la Shoah ed anche questo anno ci saranno cerimonie commemorative. Le vittime, soprattutto ebrei, ma non solo, tra i deportati e uccisi nei campi di concentramento nazisti ci furono anche molti politici e militari italiani che si ribellarono all’orrore del Terzo Reich oltre alle minoranze diverse come i gitani ed i gay. Si celebra quindi nuovamente una giornata di riflessione per non dimenticare – come recita l’Art. 1 della Legge 211/2000 – la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, le leggi razziali, la prigionia, la morte e tutti coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Una data scelta non casualmente perché proprio il 27 gennaio del 1945, mentre si dirigevano verso Berlino per l’offensiva contro Hitler, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa si trovarono a passare nei pressi della cittadina polacca di Oświęcim (nota con il suo nome tedesco di Auschwitz) e qui scoprirono il tristemente famoso campo di concentramento dal quale liberarono i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista.
Tanti libri per non dimenticare
Oggi più che mai è importante non dimenticare perché – e la cronaca ne è tragica testimone – il razzismo, la violenza, la discriminazione, il rifiuto dell’altro è sempre in agguato. Ed è importante che soprattutto i bambini e i giovani conoscano a fondo sia gli eventi che le cause, il clima politico e sociale che determinarono la tragedia dell’Olocausto. Anche il mondo dell’editoria per ragazzi si è impegnata in questo senso con alcune proposte veramente interessanti. Oltre ai più famosi, bellissimi e toccanti classici diventati in molti casi anche film, come Il diario di Anna Frank, Il bambino con il pigiama a righe o L’amico ritrovato, ce ne sono altri da far leggere e leggere insieme ai nostri figli. Vediamone insieme qualcuno.
Via di qua! di Henry Maunier e Nathalie Choux per Jaka Book 2005, pp. 36 ill. € 10,00. Consigliato dai 4 anni. Il libro si apre con la Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo secondo cui ogni persona ha il diritto di andare dove vuole e scegliere la propria residenza in uno Stato. Ognuno ha il diritto di lasciare un paese, anche il proprio, e di potervi ritornare. Una storia semplice ma d’effetto, un ligio poliziotto in un giardino pubblico inizia a fare entrare nel cellulare di servizio ma senza nessun valido motivo chiunque trovi senza documenti: una donna africana che li ha dimenticati a casa, un gatto che pensa di non aver bisogno di documenti in quanto gatto, un uccellino con un forte senso dell’umorismo. Ad assistere alla scena c’è però anche un bambino a cui non piace quello che vede e si indigna, decidendo di salire spontaneamente sul cellulare, tanto nel giardino ormai non è rimasto più nessuno e fa presente all’esuberante poliziotto che anche il sole è extracomunitario perché viene dall’est… La storia finisce con il buio intorno al poliziotto mentre all’interno del cellulare, una volta salito pure il sole, si può riprendere a giocare.
La portinaia Apollonia di Lia Levi e Emanuela Orciari Ed. Orecchio Acerbo 2006, pp. 28 ill. € 8,50. Consigliato dai 6 anni. La storia è ambientata nell’autunno del 1943 e racconta di un bambino che si chiamava Daniel e di una portinaia di nome Apollonia. La portinaia Apollonia portava occhiali con i vetri grossi e i suoi occhi sembravano pesci grigi in un acquario. E’ la storia di un bambino ebreo che viveva in una città dove comandano i soldati cattivi. Daniel non ha paura anche se il papà non c’è, la mamma deve lavorare in casa e tocca a lui seppure piccolo correre a fare la fila per comprare da mangiare. L’unica persona che lo spaventa davvero è la portinaia Apollonia, di sicuro una strega. Ma un giorno accade qualcosa…
Io e Sara, Roma 1944 di Teresa Buongiorno per Piemme Editore. pp.247 ill, € 8,00. Consigliato dai 9 anni. Isabella, detta Isa Osa, vive a Roma in una vecchia villa piena di scale, con tante stanze misteriosa e un grande giardino. Quando conosce Sara è felice perché finalmente ha trovato un’amica vera, con cui condividere giochi e segreti. Solo che Sara è ebrea e sono gli anni difficili della seconda guerra mondiale. Nonostante ciò, protette dalle mura del giardino, le due amiche inventeranno un mondo tutto loro, fatto di allegria e avventure. Una bella storia di come Isabella detta Isotta e la sua amica Sara, ebrea, riuscirono a vivere intensamente la loro amicizia nonostante la dittatura, l’antisemitismo e la guerra nella Roma tra il 1936 e il 1944.
La ragazza della foto di Lia Levi per Piemme editore, pp. 230 ill. € 8,00. Consigliato dai 9 anni. Federica non crede ai suoi occhi quando tra le foto della grande mostra organizzata a Roma per celebrare la liberazione della città dai tedeschi nel 1944, c’è il ritratto di una ragazzina identica a lei, che applaude le truppe americane. Il mistero è presto risolto: la ragazza della foto è in realtà sua nonna Teresa, donna formidabile che da sempre si rifiuta di parlare di quel lontano tempo di guerra, come se il passato nascondesse un segreto troppo doloroso per poterlo affrontare. L’insistenza di Federica, però, avrà ragione del silenzio della nonna, che finalmente racconta degli anni in cui, insieme a un coetaneo e al padre, ha partecipato in prima persona alla Resistenza.
Ultima fermata: Auschwitz di Freidiano Sessi tradotto da Barberis e Fatucci per Einaudi pp. 152 ill. € 9,00. Consigliato dai 10 anni Arturo Finzi scopre di essere ebreo quando nel 1938 il regime fascista vara le leggi razziali. Da quel momento comincia a scrivere un diario in cui racconta le tappe della sua progressiva segregazione. La sua storia ricorda il dramma di tanti ragazzi ebrei italiani che hanno visto morire le loro speranze di vita e d’amore assai prima di ritrovarsi in un campo di sterminio.
Quando Hitler rubò il coniglio rosadi Judith Kerr, editore Bur, pp.277 ill. € 8,00. Consigliato dai 10 anni. Si può essere felici lontano da casa? Anna e la sua famiglia, braccate dai nazisti, hanno dovuto lasciare Berlino e cambiare città più volte, abbandonare scuola, giochi ed anche il suo amato coniglio rosa. Davanti a lei e alla sua famiglia si apre un futuro incerto, paesi sconosciuti, città nuove, adattarsi non è facile ma cambiare vita più anche diventare una bella avventura se resta uniti, la cosa più importante è restare insieme, perché insieme, con mamma e papà, si può sopportare anche di dire addio al coniglio rosa.
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Via di qua!
La portinaia Apolollonia
Io e Sara, Roma 1944
La ragazza della foto
Ultima fermata: Auschwitz
Quando Hitler rubò il coniglio rosa
Marina Zenobio