Di seguito alcune piccole regole alfine di aiutare il nostro sistema cognitivo ad essere sempre più vigile ed efficace. Se apprendiamo e rispettiamo queste regole con molta probabilità la nostra mente ci assisterà con lucidità fin quando avremo vita.
Alcuni alimenti sono ricchi delle sostanze utili ai neuroni, le cellule primarie del nostro cervello, a lavorare meglio, quindi: frutta, verdura, legumi, pesce e grassi buoni come l’olio d’oliva. Il tè verde, almeno tre tazze e una tazzina di caffè al giorno sono di grande aiuto al nostro sostegno cognitivo. Attenzione invece va posta agli alimenti trasformati dall’industria, sono ricchi di zuccheri, conservanti ed altri elementi non proprio salutari, oltre al fatto che apportano un buon numero di calorie in eccesso. Questi alimenti industriali oltre a dare una bella sferzata alla glicemia, possono danneggiare la memoria, sappiamo infatti che un BMI – indice di massa corporea – elevato nella mezza età è legato a una cattiva salute del cervello e della memoria, ancora non è ben chiara la correlazione, purtroppo però esiste.
L’allenamento fa bene al cervello tanto quanto al corpo. L’esercizio fisico mantiene il sistema osteo-muscolare attivo così come il soffermarsi a ragionare, anche sulle banalità, rende ben vivido il sistema cognitivo, questo perché il pensiero aumenta il flusso sanguigno al cervello. Il movimento per almeno 40 minuti al giorno ed il ragionare su qualche idea, insieme ad alcune sostanze chimiche proteggono il nostro cervello da problematiche varie. Sarebbe opportuno cimentarsi in apprendimenti nuovi, ad esempio: si potrebbe imparare a suonare uno strumento musicale, oppure scrivere in modo creativo: poesie o piccoli racconti. Apprendere nuove abilità stimola il cervello a creare nuove connessioni neuronali tra le cellule.
Il cervello si allena mentalmente quando ascolta la musica preferita. Non solo ascoltare la musica può essere di aiuto ad essere più vigile, ma può anche migliorare la memoria e il tono dell’umore. Questo effetto potrebbe essere dovuto alla matematica insita nella musica e come le note si relazionano tra di loro. Il sistema cerebrale che è alla base dei processi cognitivi deve lavorare per dare un senso a questa struttura andando a catalogare e memorizzare i brani musicali amati.
L’alternanza tra sonno profondo e sonno REM deve essere rispettata e questo può avvenire solo se si dorme abbastanza. Se il ciclo non è rispettato, anche un semplice problema può essere difficile da risolvere e non solo, potrebbero verificarsi delle lacune nella memoria a breve termine. Inoltre, è bene non esercitarsi troppo a fare il multitasking, quando il cervello viene colpito da più informazioni contemporaneamente, resettarsi continuamente rendendo più difficile la concentrazione. E’ bene concentrarsi su un evento alla volta e soprattutto, per rimanere ben attivi è necessario dormire dalle 7 alle 9 ore ogni notte.
Quando si passa del tempo all’aperto, si mette il cervello in stand-by dal flusso costante di dati e stimoli che riceve durante il giorno. Uscire fuori dalle mura stimola il riavvio della capacità di concentrazione, facilitando la creatività e la risoluzione di problemi. E’ questo anche il tempo dell’amicizia, conoscere nuove persone aumenta la funzione esecutiva del cervello tanto quanto fare un cruciverba. Questo insieme di abilità mentali include la memoria a breve termine, il potere di escludere le distrazioni e la capacità di rimanere concentrati. Ascoltare il punto di vista di qualcun altro e provare a metterti nei loro panni spinge il sistema cognitivo a pensare in modo nuovo. Gli amici sono necessari anche perché si entra in un contesto ludico tale da stimolare il sorriso. Ridere fa bene, infatti un modo divertente per proteggere il cervello è farsi una bella risata, si abbassare il livello di cortisolo e aiuta a mantenere il cervello sano.
Nulla di più sbagliato che fare sempre le stesse cose ogni giorno, anche cambiare percorso per andare al lavoro può essere di aiuto. Noi essere umani siamo speciali per essere abitudinari, ma, rimescolare piani e abitudini fa bene al cervello, anche cambiare un piano di lavoro o di alimentazione o provare un percorso alternativo per andare al lavoro una volta alla settimana è di grande aiuto; è una sorta di reset cerebrale. Un cambiamento nella routine aumenta la capacità del cervello di apprendere nuove informazioni e mantenerle attive. Prova una nuova pietanza, anche tra quelle proposte da Zia Vittoria o fai un giro in un quartiere lontano dal quello in cui vivi. Anche la meditazione può essere una opportunità per il benessere psichico, il solo concentrarsi sulla respirazione è di grande aiuto a livellare la pressione arteriosa e il colesterolo, le due bestioline da tenere a bada per tenere lontano le forme di demenza. Ovviamente da non dimenticare, per la sanità psichica, abbiamo cura del nostro umore, se soffriamo di depressione reattiva ricorrente, lasciamoci aiutare dallo specialista della psiche, gli psichiatri non sono i nemici solo perché oltre alla psicoterapia possono prescrivere anche un antidepressivo per allontanare la nebbia provocata dalla depressione.
Molte sostanze chimiche presenti nelle sigarette sono tossiche per il cervello, non è una novità che il fumo è collegato al declino mentale e alla demenza. Il fumo passivo addirittura potrebbe essere ancora più nocivo perché è il dumo di seconda mano e quindi con le sostanze personali del fumatore che ci sta vicino.
Dott.ssa Rosalba Trabalzini
Medico, psicologo clinico, psichiatraPsicoterapeuta CBT
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