Quando si discute di eventi catastrofici e disastrosi come le guerre e le alluvioni, che possono provocare morte e malattie, è essenziale adattare la conversazione all’età e alla maturità dei bambini. Per i più giovani, può essere sufficiente fornire spiegazioni semplici e rassicuranti, mentre i ragazzini più grandi possono gestire dettagli più complessi e impegnativi.
I bambini in questa fascia di età vanno rassicurati, è bene quindi concentrarsi sul farli sentire sicuri. Con parole semplici deve essere spiegato che a volte nel mondo accadono cose che possono spaventarci, come forti temporali o i litigi tra le persone, proprio come capita nei cartoni animati o nei racconti. Deve essere dato molto spazio alla comunicazione rassicurante soprattutto quando si parla anche della morte: spiegare loro che ci sono persone, come i soccorritori, che lavorano per aiutare chi è nei guai e facendo loro sapere che è normale sentirsi un po’ spaventati. Il linguaggio oltre ad essere semplice deve essere divulgato con la voce rassicurante.
I bambini di questa età sono più consapevoli del mondo che li circonda. Possiamo spiegare loro che a volte le persone non vanno d’accordo e nascono conflitti, ma ci sono anche molte persone che lavorano per la pace. A proposito delle alluvioni, è bene spiegare che i cambiamenti climatici stanno influenzando il nostro pianeta, ma che ci sono scienziati e le persone competenti che stanno cercando soluzioni. Incoraggiamo i bambini a fare domande anche sulla morte e a esprimere i loro sentimenti. Non manchiamo di ricordare che anche nelle tragedie è importante mettere bene in campo la gentilezza e dell’aiuto reciproco attivato con il volontariato.
Con gli adolescenti si può discutere più apertamente delle cause e delle conseguenze degli eventi: guerra ed eventi atmosferici estremi. Parliamo insieme a loro delle complessità della politica globale e di come le decisioni di alcune persone possano condurre a conflitti. Spiegammo l’importanza delle politiche ambientali nel prevenire disastri naturali. Soprattutto, incoraggiamoli ad informarsi ed a riflettere su come anche loro possano contribuire a mantenere un mondo migliore, attraverso iniziative locali o imparando a vivere in modo più sostenibile. È importante ascoltare le loro opinioni e discutere delle emozioni che queste notizie suscitano.
Offriamo sempre supporto emotivo e confermiamo che è naturale sentirsi preoccupati. Rassicuriamo i nostri figli che non sono soli e che ci sono persone al lavoro per prendersi cura del pianeta e degli altri. Infine, non tralasciamo l’importanza della speranza e della resilienza, questo è di sicuro di aiuto nel guardare oltre le notizie tristi, ricordando che, anche nelle situazioni difficili, gli esseri umani hanno la capacità di affrontare i problemi e di migliorare le cose nel tempo.
Rossi Lina
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