La morte improvvisa di un lattante, conosciuta anche come la morte in culla o morte bianca, colpisce neonati sotto l’anno di età, in genere tra i 3 e 5 mesi di età e liberi da qualsiasi patologia. I neonati muoiono nel sonno. Le cause della SIDS sono ancora al vaglio degli esperti di tutto il mondo anche se è solo di qualche settimana fa la pubblicazione della ricerca che vede il recettore della serotonina 2A/C come uno dei corresponsabili della morte in culla.
Fino ad oggi l’ipotesi più accreditata della SIDS riguardava l‘immaturità dei centri di controllo a livello cerebrale del respiro e del battito cardiaco. La conseguenza di questa immaturità conduce ad una alterazione del ritmo respiratorio con un eccesso di anidride carbonica – ipercapnia – nel sangue. Fin dagli anni novanta le linee guida per la prevenzione della SIDS danno come indicazione far dormire i neonati sulla schiena. Questo perché si è visto che la maggior parte dei decessi sono avvenuti perché i piccoli erano stati posizionati a dormire a pancia in giù o sul fianco. Oltre a questi due potenziali motivi conosciuti oggi si è aggiunta una ulteriore causa della SIDS scoperta dai ricercatori del Boston Children’s Hospital, diretti dal dott. Robin L. Haynes. Dalle analisi effettuate sul tronco cerebrale di 70 neonati post-mortem è stata individuata una anomalia del recettore della serotonina 2A/C. La motivazione di questa alterazione biologica non è stata individuata.
L’unica arma di prevenzione efficace della SIDS – Sudden Infant Death Syndrome – è il rispetto di tutte le norme sotto elencate:
dott.ssa Rosalba Trabalzini
Responsabile scientifico Guidagenitori.it
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