Dimagriva, non respirava bene e si sentiva stanco e debole: la mamma era preoccupata, pensava a qualche forma virale e l’ha portato all’ospedale di Cagliari. Così si è scoperto che il piccolo aveva nell’addome un enorme verme. È successo a un bimbo appena arrivato nel nostro paese. In seguito ai malesseri, i medici hanno sottoposto il bambino a una serie di esami. Durante un controllo, il piccolo ha avuto conati di vomito: e i sanitari si sono accorti che era stato espulso un enorme verme, di natura sconosciuta, forse ingerito con il cibo o l’acqua nel paese di origine. Mentre i famigliari del bambino hanno seguito cure mediche per scongiurare eventuali contagi, i medici dell’ospedale cagliaritano hanno raccolto il parassita e adesso lo stanno esaminando per scoprire a quale specie appartenga.
Da noi c’è la tenia o verme solitario
Sintomi simili a quelli causati dal verme che aveva il bambino a Cagliari sono causati da un parassita ben noto dalle nostre parti. Si tratta della tenia, meglio conosciuto come il verme solitario, un verme lungo e piatto che può raggiungere la lunghezza di sei metri vivendo nell’intestino. È di colore biancastro ed è costituito da una da una testa dotata uncini per fissarsi alla mucosa e da una serie di segmenti. Il parassita si ingerisce assieme alla carne cruda o poco cotta sottoposta a scarsi controlli sanitari. La carne così proposta può contenere larve di tenia, che raggiungendo l’intestino possono far sviluppare il verme che diventa adulto nel giro di circa tre mesi. È difficile che i bambini molto piccoli contraggano questo parassita: può succedere invece a quelli più grandicelli, se seguono un regime alimentare già simile a quello degli adulti. L’infestazione da tenia causa dolori addominali, diarrea sporadica e perdita di peso. Il bambino inoltre può dimostrarsi pallido e affaticato. Ci si accorge però di questa infestazione perché nelle feci compaiono parti staccate della Tenia stessa. È bene comunque far analizzare le feci a un laboratorio o chiedere il parere del pediatra. La tenia si cura assumendo niclosamide, un farmaco in grado di far cessare di vivere la Tenia. Dopo alcuni giorni è possibile ritrovare il parassita nelle feci.
I disturbi dovuti agli ascaridi
Altri vermi lunghi sono gli ascaridi, che possono raggiungere i 30 centimetri di lunghezza, anche se questo non avviene praticamente mai nei bambini perché si interviene prima per curare la parassitosi, quando gli ascaridi sono più piccoli. Questi parassiti infestano l’intestino di animali domestici grandi e piccoli. Sono per esempio frequenti nei cani, soprattutto di quelli che vivono in campagna entrando in contatto con i vermi nella terra e che non sono sottoposti regolarmente ai trattamenti antiparassitari. Le larve di ascaridi possono raggiungere le acque, che a loro volta contaminano frutta e verdura cruda. Chi consuma questi alimenti senza lavarli bene, può ingerire le uova del parassita. I bambini, toccando la terra o l’erba e poi si portando le mani alla bocca, inghiottono involontariamente le uova, che raggiungono l’intestino e si schiudono dopo pochi giorni. L’infezione è spesso asintomatica, ma qualche volta possono comparire malessere e dissenteria. Gli ascaridi sono ben visibili nelle feci del bambino: in questo caso ci vuole una cura con farmaci specifici, da ripetere due volte. I farmaci neutralizzano i parassiti, paralizzandoli e favorendone così l’eliminazione. La cura va seguita anche dagli altri componenti della famiglia.
Sahalima Giovannini