
Le nuove linee guida pubblicate dalla Società Americana di Malattie Infettive — IDSA – il 22 ottobre 2025 introducono un importante cambiamento nella diagnosi della faringite streptococcica, comunemente nota come mal di gola da streptococco. Queste raccomandazioni, frutto di un’approfondita revisione degli studi scientifici fino a marzo 2025, suggeriscono l’adozione di un sistema di punteggio per determinare quali pazienti dovrebbero essere sottoposti a test per lo streptococco di gruppo A.
La dottoressa Miriam Barshak è l’autrice principale delle linee guida, sottolineando che finora non esisteva uno standard chiaro nella pratica clinica per decidere chi testare. Questo ha portato a situazioni in cui alcuni medici richiedevano il test praticamente a tutti i pazienti con mal di gola, mentre altri si affidavano al giudizio clinico, spesso influenzato da pregiudizi che possono portare a un eccesso o a una carenza di test. Le nuove linee guida mirano a ridurre i test non necessari nei pazienti a basso rischio, soprattutto considerando che i falsi positivi possono portare a una sovradiagnosi e a una prescrizione inappropriata di antibiotici. Il dottor William Schaffner- Università Vanderbilt in Tennessee – non coinvolto nella stesura del documento, sottolinea l’importanza di questa strategia: – La stragrande maggioranza delle persone con mal di gola ha un’infezione virale, che non risponde agli antibiotici. Prescrivere gli antibiotici solo alle persone che ne hanno bisogno è ancora più importante ora di quanto non lo fosse nel 2012.
Accertare il punteggio attraverso il riconoscimento dei punti – Centor e McIsaac – si sono dimostrati leggermente più accurati del giudizio clinico nel diagnosticare il mal di gola streptococcico. Il sistema Centor assegna un punto per ciascuno dei seguenti sintomi:
Il sistema McIsaac aggiunge un punto per i pazienti di età compresa tra 3 e 14 anni e ne sottrae uno per quelli di età superiore ai 45 anni. Secondo le nuove raccomandazioni, un punteggio di 0 o 1 indica una bassa probabilità di faringite streptococcica e non richiede un test valutativo. Per i pazienti con un punteggio di 2, i medici dovrebbero eseguire un test rapido o una coltura della gola prima di iniziare il trattamento. Punteggi da 3 a 5 suggeriscono di richiedere il test prima o di trattare empiricamente con antibiotici il paziente.
I soggetti con una storia di febbre reumatica o sintomi che suggeriscono un’infezione streptococcica complicata, anche se i punteggi sono bassi. Nella pratica reale, molti pazienti vengono ancora sottoposti a test per lo streptococco anche quando il punteggio suggerirebbe che tale test non sarebbe probabilmente utile. Le nuove linee guida enfatizzano l’importanza di utilizzare questo sistema in combinazione con il giudizio clinico. L’obiettivo principale è quello di migliorare l’accuratezza diagnostica e ridurre l’uso eccessivo di test e antibiotici. Questo approccio può portare a una riduzione dei costi sanitari e ad un uso più mirato degli antibiotici, contribuendo alla lotta contro la resistenza antimicrobica. Le linee guida chiariscono che questi sistemi di punteggio non si applicano ai bambini di età inferiore ai 3 anni, poiché in questa fascia d’età i sintomi possono presentarsi in modo diverso.
Rossi Lina
Il Covid-19 ha colpito al cuore anche l’economia, tutto si è fermato, pubblicità compresa, l’unica forma di sostentamento per fare e diffondere l’informazione medico-scientifica, obiettivo principale di Guidagenitori.it
I nostri giornalisti, tecnici informatici e tutti gli altri operatori che sorreggono il giornale, continuano a svolgere regolarmente il lavoro per offrire gratuitamente i servizi editoriali, nonostante le difficoltà economiche. Ecco perché il vostro contributo è prezioso.