Il vaiolo delle scimmie è causato da un virus appartenente al genere Orthopoxvirus della famiglia Poxviridae. Questo virus è stato identificato per la prima volta negli umani nella Repubblica Democratica del Congo. Dal 1970, anno della identificazione, sono stati segnalati casi di contagio in diversi paesi dell’Africa centrale e occidentale, mentre dall’inizio di questo anno ad oggi i casi diagnosticati solo nella Repubblica del Congo sono 14 mila ed i decessi hanno superato quota 500. L’attenzione dell’O.M.S. si è innalzata dopo aver accertato diversi focolai in altre parti del mondo, inclusi Stati Uniti ed Europa, a causa di viaggi internazionali e del commercio di animali esotici.
Il vaiolo delle scimmie, ceppo Clade 1b, può essere trasmesso all’uomo tramite contatto con fluidi corporei di animali infetti o tramite contatto stretto con persone infette. Il virus si sta diffondendo anche all’interno delle famiglie e ad esser colpiti sono anche i bambini. Quindi il virus Mpox, simile a quello del vaiolo umano, ha una sintomatologia generalmente più lieve. I primi sintomi a comparire sono:
Le principali misure preventive includono il lavaggio delle mani, l’uso di dispositivi di protezione personale ed ovviamente la vaccinazione. Il vaccino JYNNEOS, conosciuto anche come Imvamune o Imvanex, è approvato per la prevenzione sia del vaiolo comune sia del vaiolo delle scimmie. È un vaccino a base di virus non replicante, quindi è considerato più sicuro, specialmente per individui con un sistema immunitario compromesso. La somministrazione del vaccino JYNNEOS prevede tipicamente due dosi, da somministrare a distanza di circa quattro settimane l’una dall’altra. Coloro che sono stati vaccinati contro il vaiolo in passato, la vaccinazione è stata obbligatoria fino al 1977 per essere definitivamente abolita nel 1981, potrebbero avere una certa protezione crociata contro il vaiolo delle scimmie a causa della somiglianza tra i due virus. Non possiamo però dimenticare che l’efficacia della vaccinazione contro il vaiolo tende a diminuire nel tempo.
I paesi più a rischio per la contrazione del virus del vaiolo delle scimmie sono tipicamente quelli dell’Africa centrale e occidentale, dove il virus è considerato endemico. Alcuni dei paesi storicamente segnalati endemici sono: Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Camerun, Gabon, Costa d’Avorio, Liberia, Sierra Leone. Anche in Asia il Mpox ha fatto la sua comparsa, la Thailandia ha confermato un caso sul territorio in un viaggiatore proveniente dall’Africa. Per chi viaggia in queste aree, è consigliabile prendere precauzioni per ridurre e il rischio di esposizione, come evitare il contatto con animali selvatici e persone potenzialmente infette, praticare una buona igiene delle mani e seguire le raccomandazioni delle autorità sanitarie locali.
Rossi Lina
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