

Non solo antibiotici, vaccini e antinfiammatori: il sistema più semplice, economico e perfino divertente per i più piccoli per prevenire tante malattie è usare il sapone. Soprattutto i palmi e i polpastrelli, le parti che entrano più facilmente a contatto con l’ambiente esterno, quindi con germi, virus e batteri, i responsabili di raffreddore, influenza, sindromi influenzali, gastroenteriti e altro ancora. Per evitare tutti questi problemi è sufficiente lavare accuratamente le mani. Guidagenitori.it lo sostiene da tempo, da quando ha varato la campagna Mani Pulite, un progetto educativo che ha visto la distribuzione, nelle scuole, di saponette e di poster per insegnare le poche, essenziali manovre per il lavaggio delle mani. Vale la pena di andare a ripassare queste utili indicazioni anche perché abbiamo ancora tante saponette da distribuire ai nuovi iscritti alla nostra associazione senza fine di lucro – Guida per Genitori.
Le mani si dovrebbero lavare spesso, nell’arco della giornata: sempre dopo aver usato il bagno e prima di sedersi a tavola, ma almeno un paio di volte nell’arco della mattinata di studio e lavoro, nel pomeriggio e sempre quando si rientra a casa: nell’ambiente esterno è facile toccare superfici sporche, che sono entrate in contatto con tante altre mani e che quindi possono essere contaminate da germi di vario tipo. Stiamo parlando dei banchi di scuola, delle scrivanie al lavoro, dei giochi al parco, delle maniglie sui mezzi pubblici e di tanto altro ancora. Certo, a pensarci ci sarebbe da ammalarsi di – rupofobia – ossia di terrore dei germi, di cui soffriva il celebre protagonista del film – Qualcosa è cambiato – si ustionava le mani con l’acqua bollente e gettava via una saponetta ogni volta perché a suo pensare poteva essere contaminata. Per assicurarsi una igiene corretta, senza uccidere i batteri buoni che vivono sulla pelle, basta acqua calda e sapone.
Spesso si insegna a lavare le mani ai bambini quando sono già grandicelli, a partire dall’epoca della scuola materna. In effetti, quando iniziano a frequentare i coetanei e i luoghi pubblici è necessaria una particolare igiene, ma i bambini di pochi mesi gattonano, portano le manine alla bocca, toccano qualsiasi oggetto, quindi anche nei primi mesi di vita le manine vanno lavate accuratamente, con acqua e sapone. Non importa che si usi il sapone con dosatore o la normale saponetta tradizionale: quest’ultima è caratterizzata da un pH tale da non permettere la sopravvivenza di germi sulla sua superficie. Si parte quindi inumidendo le mani con acqua calda o almeno tiepida, quindi si usa un po’ di sapone per produrre la schiuma e si strofina con particolare attenzione i polpastrelli, i palmi, il sotto delle unghie – che andrebbero sempre tenute ben corte – queste entrano più facilmente in contatto con i germi. Anche il dorso della mani e i polsi vanno lavati bene. Si insiste per almeno trenta secondi, un tempo che per i bambini passa più in fretta se si recita la filastrocca mani pulite o si canta una canzoncina. Quindi si risciacqua con cura, con acqua calda. Se si è a casa propria, ci si può asciugare con l’asciugamano in tessuto, mentre fuori è meglio usare il fazzoletto di carta o lo speciale asciugatore ad aria.
Giorgia Andretti